Criceti - riconoscere il sesso

Riconoscere il sesso dei criceti è molto più semplice di quello che si possa pensare.
Girate delicatamente il criceto a pancia all'aria oppure spostatelo in una ciotola di vetro trasparente e controllate i genitali; 

Maschio
le femmine hanno una distanza ano/genitali di pochissimi millimetri, mentre nel maschio distano un centimetro. Questo è un valido metodo per riconoscere il sesso in criceti di tutte le età. Negli adulti, il maschio si può riconoscere anche dal rigonfiamento dei testicoli, in special modo nel criceto Dorato ed in quello Cinese.

La ruota, tra mito e realtà:

Cerchiamo di capire insieme perché, effettivamente, la ruota è uno strumento che non deve mancare mai nelle gabbie dei nostri piccoli amici.


Leggenda metropolitana numero uno: 'la ruota fa impazzire i criceti'


Il criceto, in natura, è un simpatico roditore che percorre ogni notte svariati km in cerca di cibo.
Converrete con noi che le piccole dimensioni della gabbia (che la maggior parte delle volte misura molto meno dei tanto decantati 60*40cm) non 


permettono al criceto tutta questa libertà, di conseguenza la ruota non deve essere vista come un gioco ma come una vera a propria necessità che 


gli permetterà di fare movimento, rimanere in 'linea' e scaricare lo stress accumulato.


E' possibile che in caso di gabbie di discrete e grandi dimensioni la ruota venga utilizzata meno, soprattutto se possiedono un fondo alto almeno 10 


centimetri da riempire di lettiera e fieno (ricordiamoci che sono ottimi scavatori e in natura vivono in tane sotterranee!). Anche in questo caso 


comunque la ruota va lasciata sempre a disposizione.


Leggenda metropolitana numero due: 'tutte le ruote vanno bene'


Fino a qualche anno fa tutte le ruote in vendita erano a raggi.
Fortunatamente si è scoperto che sono molto pericolose; i criceti correndo possono impigliarsi con le zampette e rompersele, addirittura ci sono casi 


di automutilazione per liberarsi dalla prigionia (l'istinto di sopravvivenza della preda ha sempre la meglio!).
Purtroppo esistono ancora alcuni negozianti balordi che le mettono in vendita, sta a noi optare sempre per quelle più sicure!
Un altro fattore da non sottovalutare è l'ampiezza della ruota; ruote troppo piccole fanno inarcare la schiena del criceto rovinandone la colonna 


vertebrale. Sono perfette le ruote dai 20cm in su.


MAI utilizzare le ruote dei trasportini!


Leggenda metropolitana numero tre: 'la ruota di notte fa rumore, la stacco e la rimetto domani mattina'


E' risaputo che i criceti sono animali notturni, con rari momenti di attività diurna, giusto il tempo di riempirsi le tasche e tornare a dormire.
Togliere la ruota di notte e rimetterla di giorno è non solo inutile ma anche dannoso per il vostro amico.
Esistono oramai a pochi euro delle ruote in legno che emettono un leggerissimo sibilo, quasi impercettibile (e lo dico io che ho il sonno leggerissimo!). 


Il trucco ovviamente sta nel NON mettere la ruota su un ripiano in plastica, altrimenti i criceti più energici, come il mio, la faranno sobbalzare tutto il 


tempo e l'effetto 'terremoto' sarà assicurato! Se optate per la classica ruota in plastica potrete oliare periodicamente il perno, in maniera tale che 


smetta di cigolare. In ultimo, se proprio non riuscite a dormire, potrete alloggiare l'intera gabbia in una stanza tranquilla e senza pericoli (leggi 


gatti/cani/furetti etc) in maniera tale da non sentirlo srotellare.

Coniglio - leggende metropolitane

Il coniglio vive bene nella sua gabbia:

Falso. E' un animale che necessita di moltissimo movimento e la prigionia in gabbia lo porta a contrarre 
numerose patologie fisiche (pododermatiti, obesità, blocchi intestinali, atrofia degli arti etc) e mentali come 
stress, depressione, aggressività. Il coniglio deve essere visto alla pari del gatto, quindi deve usare la sua 
gabbia solo come toilette o un rifugio dove ripararsi quando non vuole essere disturbato. Rigorosamente con lo sportello sempre aperto.

Se il negozio vende mangimi con semi significa che vanno bene:

Falso. Alla maggior parte dei negozi interessano solo le entrate ed, ahimè, alla maggior parte dei proprietari interessa solo risparmiare, quindi perché rifornirsi di fieni e pellet da 12 euro al chilo quando si sa già che la maggior parte resterà invenduta? Inoltre i mangimi mix di semi sono consentiti esclusivamente per il fatto che il coniglio è considerato solo un animale da macello, quindi l'alimentazione di base è creata ad artem per l'ingrasso. In realtà questi mix di mangimi e tutti gli snack sono solo bombe caloriche che danneggeranno, con il tempo, la salute dei nostri animali.

Il coniglio puzza:

Questa è la classica frase che possono affermare solo persone che non hanno gestito correttamemente il loro animale. l coniglio è una preda e come tale non emana alcun odore, ne andrebbe della loro sopravvivenza. Ovviamente le urine non profumano di rosa (come quelle dei cani, dei gatti e anche di noi umani!), anzi, contenendo molta ammoniaca hanno un odore particolarmente forte ma permettendo al coniglio di entrare/uscire dalla gabbia in completa autonomia e cambiando la lettiera a giorni alterni questo problema non si presenterà.

Il coniglio di allevamento non può essere 'da compagnia':

E' bene ribadire una volta per tutte che tra il dolce coniglietto di un chilo al negozio e quello di tre chili chesta per finire ammazzato non c'è alcuna differenza. Entrambi si affezionano al loro umano, entrambi si godono le coccole, tutti e due amano crogiolarsi in giardino in una tiepida giornata di Primavera. Sono identici, cambia solo la stazza. 
Molte persone trovano un gatto di tre chili un "gattino" mente un coniglio di 1,5kg un coniglio troppo 
cresciuto. Questo perché siamo abituati a vedere nei negozi cuccioli di appena un mese, spesso malaticci e quindi molto piccoli e molto magri...i conigli nani sono frutto della manipolazione dell'uomo per accontantare la nostra voglia di cucciolo. Inoltre un coniglio XXL ha meno problemi di malocclusione dentale (avendo più spazio tra denti/palato), è più facile da maneggiare nel caso di almentazione forzata, medicine etc e se deve essere operato, che sia sterilizzazione o altro, il veterinario si troverà meno in difficoltà viste le dimensioni maggiori.

Il coniglio è un animale di facile gestione:

Purtroppo non è né di facile gestione, tantomeno è un animale economico.
Come acquisto iniziale necessita di una lettiera, o di una gabbia che serva solo a tale scopo, del fieno 
adeguato, del pellettato (facoltativo e solo di ottima marca, senza semi, cereali, sottoprodotti e con una fibra pari almeno al 18%), del fondo assorbente, spazzola, tronchesino per le unghie, la verdura settimanale, qualche cuccia e tappeti morbidi da sistemare stragegicamente nei luoghi dove ama riposare (a patto che non li rosicchi!), ...e poi ci sono i vaccini semestrali, la sterilizzazione/castrazione e tutte le visite impreviste che in 10/12 anni di aspettativa di vita del coniglio capiteranno quasi sicuramente.
Inoltre bisogna anche mettere in conto i danni che potrebbe causare, soprattutto nel primo anno di vita, a tutto ciò che di rosicchiabile esista in casa, e quindi caricabatterie da ri comprare, piumini da rammendare, scarpe o borse da buttare...tutte cose per le quali non si può rimediare chiudendo il coniglio in gabbia!

Il coniglio vive bene,da solo, all'esterno:

Non è la verità assoluta ma spesso i conigli lasciati a vivere nei giardini non sono tenuti sotto controllo come quelli che vivono a stretto contatto con noi. Sono animali molto delicati e non possiamo accorgerci di ogni minimo cambiamento nel loro comportamento se, per relazionarci con loro, dobbiamo essere noi ad uscire di casa appositamente. Inoltre sono esposti a sbalzi climatici, intemperie, insetti e quant'altro. 
I conigli sono animali sociali, quindi se proprio non vogliamo farlo vivere in casa, è obbligatorio formare una coppia sterilizzata (la coppia maschio femmina è quella che da meno problemi di convivenza, soprattutto se è la femmina ad essere inserita nel territorio del maschio) altrimento soffrirà moltissimo la solitudine.

Per evitare tumori basta far fare almeno una cucciolata alla coniglia:

Questa è adattata un po' a tutte le specie animali, cani in primis, ed è una vera e propria leggenda metropolitana. L'80% delle coniglie non operate contrae pericolosi tumori all'utero dopo i primi due anni di vita; dopo il primo anno spesso l'utero inizia già ad essere compromesso. Quindi l'unico modo per prevenire questi mali è la sterilizzazione, da effettuare presso un veterinario specializzato in animali esotici, dopo i sei mesi e possibilmente entro il primo anno di vita.
Sterilizzando inoltre si eviteranno altre patologie quali:

mastite: infiammazione della mammella.
piometra: infezione che porta l'utero a riempirsi di pus. Senza essere curata è mortale.

Queste due patologie sono spesso portate dalle gravidanze isteriche.

Se il coniglio vive in casa non ha bisogno di essere vaccinato:

Purtroppo mixomatosi e malattia emorragica virale non sono impossibili da contrarre anche per i conigli che vivono in appartamento. Alcuni dei principali vettori sono le zanzare e le pulci, oltre al contatto diretto tra coniglio sano/coniglio malato ed il contatto con oggetti contaminati) e non è difficile trovarsele in casa, soprattutto le prime. Il vaccino è ancora più importante se in zona (e si parla anche di svariati km da casa) esistono degli allevamenti di conigli o se qualche vicino di casa possiede dei conigli non vaccinati. Queste malattie sono infatti molto contagiose, non hanno una cura specifica ed hanno un tasso di mortalità altissimo.Non rischiate!

Il coniglio vive un paio di anni, se trattato bene arriva anche a 4/5:

Oramai questi animali hanno un'aspettativa di vita anche di 10/12 anni se tenuti con criterio.
I conigli che muoiono, salvo incidenti, entro i 5 anni solitamente sono conigli gestiti male, che muoiono spesso per blocchi intestinali e malocclusioni, dovuti ad una cattiva alimentazione, oppure di tumore nel caso di femmine non sterilizzate. 

Il coniglio, una volta sterilizzato, ingrassa:

Anche questa è una leggende metropolitana.
Un coniglio castrato non ingrassa e nemmeno si impigrisce. Ovviamente parte fondamentale è la corretta alimentazione. Ricordiamoci che è molto più semplice tenere il coniglio nel suo peso forma piuttosto che farlo dimagrire visto e considerato che, essendo erbivoro, trae le calorie necessarie anche dalla dose di verdura quotidiana. 


A conferma del suo tenero aspetto il coniglio ama essere preso in braccio:

Per il coniglio essere preso in braccio è la cosa più innaturale che ci sia.
Nel suo dna essere tirato verso l'alto significa essere predato, quindi non costringiamolo ad estenuanti lotte per tenerlo fermo e coccolarlo. E' sicuramente meglio sedersi a terra e accarezzarlo dolcemente; sicuramente gradirà! Ovviamente esistono casi di conigli che amano stare in braccio ai loro umani, ma spesso quello che si scambia per piacere, cioè lo stare fermo immobile, è solamente paura. 

A Natale gli animali non sono regali da scartare.

Come tutti gli anni Natale è alle porte e moltissimi genitori sono pronti per mettere sotto l'albero un bel cucciolo da coccolare per i propri figli, qualche fidanzato ha comprato un animaletto per fare compagnia alla propria ragazza. Ma siamo sicuri che sia proprio una buona idea?

La risposta è no, non è mai consigliato regalare animali senza sentire prima il parere della persona interessata.

Internet è pieno di annunci dove si regalano animali perché "regalo non desiderato" e chi può dargli torto sotto un certo punto di vista?

Un animale non è un giocattolo che quando ti stufi getti in cantina, è una vera e propria responsabilità per una fetta della vita più o meno lunga.

La persona alla quale voi regalerete l'animale potrebbe essere allergica, potrebbe non amarli in particolar modo (vi siete mai chiesti come mai, fino al quel momento, non ha mai avuto animali in casa?) oppure potrebbe non avere le risorse necessarie di tempo e spazio da dedicargli a sufficienza.

Inoltre regalare un animale significa portarlo in una casa non attrezzata, niente mangimi adeguati, niente cuccia, niente veterinario di fiducia, niente informazioni. Insomma, un vero e proprio disastro!

Decidere di ospitare un animale in casa deve essere una decisione ben ponderata, non l'acquisto compulsivo per far contenti i bambini. Insegniamo ai nostri figli che gli animali non sono oggetti da regalare ma preziosi compagni di vita con i quali crescere insieme e dai quali possiamo imparare moltissimo.

Esistono altri 364 giorni l'anno per decidere di adottare un piccolo, magari da una delle tante associazioni animaliste che si occupano del recupero dei tanti animali esotici abbandonati.

Dividere la vita con un animale significa prendersi anche obbligi e responsabilità di fronte a piccoli umani che credono in voi ed imparano dalle vostre azioni.

Buone feste a tutti!
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