Diritti d'autore

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Fonte: studio legale online

Combattere il caldo

Con l'arrivo dell'Estate è arrivato anche il grande caldo, mal tollerato da noi ma ancor peggio dai nostri amici animali, vediamo insieme come regalargli un po' di refrigerio senza combinare danni:

Coniglio
Camillo in un momento di fresco relax!
Il coniglio regola la temperatura corporea attraverso le orecchie; inumidendo la parte esterna di queste con acqua fresca gli regalerete sollievo immediato. State attenti però a non bagnare l'interno delle orecchie per non causare infezioni e otiti.

Durante il giorno potrete lasciare a loro disposizione una bottiglia di acqua ghiacciata avvolta in un panno. Tenetene sempre una di scorta nel freezer in maniera da avere sempre un ricambio durante la giornata.


Distribuite le verdure nel corso di tutta la giornata e controllate sempre che non siano appassite nel frattempo. Meglio piccole quantità più volte al giorno rispetto ad un'unica porzione! Cambiate l'acqua 1/2 volte al giorno.

Criceto:
Perlotto nella sua casetta in ceramica
   

Disponete sotto la gabbia dei siberini ghiacciati avvolti da un panno, questo per non far formare condensa all'interno dell'abitazione. Assicuratevi che, nel caso li metteste all'interno, non li rosicchino.

Sostituite le casette in plastica con casette in ceramica, io uso un bruciaessenze in ceramica con il fondo. Questo materiale resta fresco e possono dormire senza avere l'impressione di stare in una sauna (non scherzo, non so voi ma io ho trovato condensa all'interno della casetta in plastica del mio criceto!)

Cambiate le verdure non appena vedete che sono appassite, cambiate l'acqua 1/2 volte al giorno.
Cavie:
Per le cavie vi consigliamo di sostituire le casette in plastica con dei ripari in stoffa o legno. Inoltre apprezzano molto i siberini ghiacciati, potete metterli all'esterno o direttamente in gabbia avvolti da un asciugamano. I miei caviotti amano distendersi proprio sopra ai siberini (per sicurezza li avvolgo in una salvietta che fermo con degli elastici per capelli).
Potete rinfrescare le cavie dando loro un pezzo dì'anguria un paio di volte alla settimana, avendo cura di togliere i semi (la buccia si può lasciare a patto che sia ben pulita). E' possibile dare anche del pomodoro che è ricco d'acqua e di vitamina C.
Evitate anche di mettere integratori di vit. C nell'acqua. Non tutte le cavie li apprezzano, alcune smettono del tutto di bere ed è importante che durante questo periodo di afa la cavia si mantenga idratata.
Non esagerate con la quantità di pellet in questo periodo (vale anche per i conigli), visto il gran caldo è meglio spingere i nostri animali a mangiare verdura fresca (il fieno invece non deve mai mancare).


Temp si rinfresca con un siberino
La regola che vale per tutti è quella di non esporli al sole diretto, siccome sono animali crepuscolari e notturni la fresca penombra della stanza sarà adattissima alle loro esigenze. Se avete il climatizzatore azionatelo su 'umidificatore' e lasciate acceso fino a che la stanza non si sarà rinfrescata, socchiudete le persiane e chiudete la porta per non far entrare l'aria calda delle altre stanze. 
Non puntate MAI climatizzatori e/o ventilatori direttamente sugli animali, fareste più danno che altro!


Se avete conigli o cavie procuratevi una bilancia elettronica (il più precisa possibile) e pesateli regolarmente. E' normale che durante il periodo più caldo tendano a perdere un pò di peso, a mangiare meno e ad apparire un pò svogliati ma è sempre consigliato pesare l'animale almeno una volta alla settimana.
Tofu dorme vicino al suo siberino
Se notate un calo di peso significativo e repentino vi consigliamo di sentire un veterinario e portare l'animale a fare una visita di controllo.


Purtroppo spesso si confondono i sintomi di eventuali patologie con l'apatia dovuta al gran caldo e non si interviene in fretta come si dovrebbe. Fatevi lasciare dal vostro veterinario un numero di cellulare per le emergenze o eventualmente cercate una clinica aperta 24 su 24 nelle vicinanze per tamponare le emergenze

Con questi piccoli consigli lo staff augura una buona Estate a tutti!

Conigli: inserimento di un nuovo lapino


Se state prendendo in considerazione l'idea di affiancare un compagno/a al vostro coniglio dovete tenere presente che i lapini sono animali sociali ma con una rigida struttura gerarchica che va rispettata anche in cattività. La cosa più sbagliata che potete fare è prendere un secondo coniglio e semplicemente metterlo nel territorio dell'altro, con molta probabilità i due si attaccheranno rischiando di ferirsi seriamente.

Gestire un inserimento non è troppo complicato, la cosa più importante è prepararsi per tempo.
L'inserimento più semplice è quello finalizzato a creare una coppia di sesso misto in cui ovviamente entrambi i conigli saranno già castrati e sterilizzati da più di 4 settimane (questo periodo serve per permettere al coniglio di smaltire gli ormoni in circolo al momento dell'operazione). Come sempre consigliamo l'adozione piuttosto che l'acquisto; i volontari vi potranno indicare quale tra gli esemplari in cerca di casa sarà più facile da inserire nella vostra famiglia e vi sapranno sicuramente supportare (e sopportare) risolvendo i vostri dubbi durante il periodo d'inserimento.

In caso decidiate di acquistare il vostro coniglio o se quest'ultimo vi è stato regalato (e quindi non potete essere certi delle sue condizioni di salute) ricordate che prima di cominciare l'inserimento è necessario far visitare il piccolo ad un veterinario esperto in esotici. Oltre alla visita generale chiedete anche un'analisi delle feci per verificare che non siano presenti parassiti intestinali.
Una volta stabilito che il coniglio si trova in buone condizioni di salute potete procedere con l'inserimento.

Un inserimento ben gestito si divide in quattro parti.
  1. L'arrivo del nuovo lapino: come già detto non potete limitarvi a portare a casa un nuovo coniglietto ed a “buttarlo” nel territorio dell'altro coniglio. Dovrete procedere per gradi. Prima di tutto preparate una stanza in cui sistemare temporaneamente il nuovo arrivato. La stanza dovrà essere inaccessibile all'altro coniglio. Date un paio di giorni di tempo al piccolino per calmarsi e ambientarsi, poi penserete a formare la coppia

  2. Scambiate ciotole, beverini, coperte, giochi tra i due conigli (sempre senza farli incontrare). In questo modo entrambi cominceranno a prendere confidenza con l'odore dell'altro e, al momento degli incontri saranno meno “traumatici”

  3. Dopo qualche giorno di scambi potrete cominciare con gli incontri. Durante i primi incontri è meglio che i conigli stiano separati da un cancellino o, meglio ancora, da una rete a maglie strette che gli impedisca di attaccarsi a vicenda). Lasciate che i due si annusino ed osservate il loro comportamento.
    Se dopo qualche incontro i conigli appaiono tranquilli, non tentano di attaccarsi e non ringhiano è possibile pianificare un incontro diretto in territorio neutro. 

  4. Ed eccoci al momento tanto atteso: l'incontro in territorio neutro. E' fondamentale che i due conigli si incontrino in un luogo che nessuno dei due conigli possa riconoscere. Questo perchè come già detto i conigli sono gregari e trovandosi in un territorio sconosciuto ne saranno intimiditi e gli verrà naturale avvicinarsi al loro simile  per fare amicizia. La stanza per l'incontro va preparata. Sistemate ciotole per l'acqua e cibo in diversi punti della stanza in modo che i due conigli non debbano per forza mangiare o bere vicini. Non mettete casette o rifugi, la stanza dev’essere sgombra e senza nascondigli in modo da permettervi di recuperare velocemente i conigli in caso di liti.
Gli incontri non devono essere troppo lunghi per evitare che uno dei due conigli si innervosisca. Qualche piccola zuffa è normale, non fatevi impressionare se vedrete volare un po' di pelo. Quasi sicuramente uno dei due tenterà di montare l'altro per stabilire la gerarchia. Lasciateli fare ed intervenite solo se necessario.

In alcuni casi un incontro è più che sufficiente per formare la coppia, in altri casi ci vogliono settimane o addirittura mesi. Portate pazienza e non forzate troppo la mano, vedrete che in poco tempo si formerà una coppia lapina affiatatissima!

Ampliare la gabbia del vostro criceto? Ecco un paio di suggerimenti low cost!

Con questo post vogliamo condividere un paio di idee che speriamo possano essere utile a chi, come noi ha una gabbia per criceti di buone dimensioni ma vorrebbe ampliarla ulteriormente.


RIPIANO AGGIUNTIVO:




Tempo fa ho acquistato una gabbia Mini Duna Multy usata che però era sprovvista del ripiano.

Quella gabbia ora è diventata la casa temporanea del roborovskji Soufflé (che, tra l'altro cerca un'adozione tramite l'associazione Aicriceti, per info scrivete a postadibu@yahoo.it) e nonostante la gabbia sia di dimensioni adeguate per far vivere degnamente il piccino ho voluto cercare un ripiano “alternativo” per renderla un po' più spaziosa.

Ho trovato nel reparto cucine di ikea questa piccola mensola (al prezzo di € 4,02): Rationell Variera 
Le dimensioni della mensola sono 32x13x16cm e vanno benissimo per una mini duna (ma si adattano a moltissime gabbie). Ho dovuto solamente aggiungere una scaletta per permettere a Soufflè di salire/scendere dalla sua nuova terrazza (su cui ho sistemato la vaschetta per i bagni di sabbia e la ciotolina con il mangime). I buchi nel ripiano non rappresentano un pericolo per i criceti poichè sono molto più piccoli rispetto alle loro zampette.


Questo piccolo ripiano (che esiste anche in una seconda versione, leggermente più grande da 32x28x16cm) è realizzato in metallo, ciò evita il rischio che il cricio possa rosicchiarlo. Può essere pulito con i comuni prodotti per la casa e consente di ampliare (anche se di poco) le dimensioni dell'habitat del vostro roditore.















Cincillà: Alimentazione



La base dell’alimentazione è costituita dal fieno che dev’essere verde, profumato e privo di muffe. Il fieno deve essere sempre presente poiché oltre a limare naturalmente i denti del roditore ne mantiene regolare l’attività intestinale.

Il pellet dev’essere di sole erbe pressate, di buona marca (Bunny, Oxbow, Zupreem, Pincki della Grana) e con un alto contenuto di fibre. Il cincillà è infatti un erbivoro stretto, i semi contenuti nei mangimi mix sono altamente dannosi e possono provocare blocchi intestinali spesso letali! E’ necessario evitare anche i seguenti alimenti:
-          arachidi, nocciole, mandorle
-          pane, pasta, grissini, biscotti, ecc.
-          snack per roditori (contenenti yogurt, miele, carrube, semi, ecc).
-          patate, parti verdi di patate, pomodori e melanzane
-          pannocchie e mais
-          latticini
-          aglio e cipolla
-          lattuga (troppo acquosa)

Le verdure vanno date in minime dosi rispetto ad animali come cavia o coniglio, le dosi consigliate sono di circa 50gr al giorno per ogni esemplare (n.b. le quantità indicate sono solo un suggerimento, dovrete adattarvi alle esigenze del vostro animale e soprattutto chiedere consiglio ad un veterinario esperto).
Al cincillà si possono somministrare :
-          Asparagi
-          Broccoli
-          Carciofo
-          Carote
-          Catalogna
-          Cavoletti di Bruxelles (alto contenuto di calcio: non somministrare troppo spesso!)
-          Cavolfiore (alto contenuto di calcio: non somministrare troppo spesso!)
-          Cavolo riccio (alto contenuto di calcio: non somministrare troppo spesso!)
-          Cetriolo (contiene molta acqua: non somministrare troppo spesso e in minime quantità!)
-          Cicoria
-          Finocchio
-          Invidia
-          Pomodoro (contiene molta acqua: non somministrare troppo spesso e in minime quantità!)
-          Prezzemolo (alto contenuto di calcio: non somministrare troppo spesso!)
-          Radicchio
-          Rucola
-          Riccia e scarola
-          Sedano
-          Spinaci (alto contenuto di calcio: non somministrare troppo spesso!)
-          Verza (alto contenuto di calcio: non somministrare troppo spesso!)
-          Zucchine


La frutta invece va data con parsimonia e non più di uno spicchio una o due volte la settimana poiché è ricca di acqua e zuccheri.

Per favorire la limatura dei denti, che come per la maggior parte dei roditori sono a crescita continua, potete lasciare a disposizione qualche ramo o gioco in legno. Sono sconsigliati i giochi che contengono coloranti poiché quest'ultimi possono causare colorazioni anomale nelle urine; inoltre sono da evitare i legni delle conifere, degli agrumi e delle drupacee.

Cincillà: Sistemazione



Il cincillà è un animale estremamente attivo e curioso. E’ un abile saltatore e può arrivare a compiere balzi di 1,5m d’altezza e deve avere quindi uno spazio adeguato. La misura minima di una gabbia per cincillà dev’essere di 80x60x100 per un singolo esemplare (oppure due cincillà ma con moltissime ore di libertà durante il giorno). Tuttavia, con una gabbia di queste dimensioni è necessario permettere al cincillà di uscire dalla gabbia per diverse ore ogni giorno per svagarsi e sgranchirsi un pò.

Vi consigliamo inoltre di controllare la larghezza delle grate, alcuni esemplari infatti riescono ad evadere passando attraverso le sbarre delle gabbie comunemente vendute per conigli. La distanza ideale tra le grate è di circa 1,5 cm se nella gabbia sono presenti dei cuccioli; se invece i vostri esemplari sono tutti adulti potete optare per gabbie dalle grate distanti circa 2.5 cm l'una dall'altra.

L’alloggio ideale per un cincio è una voleria di almeno 2x2 metri, arredata con ripiani (minimo due o tre posti ad un'altezza di almeno 30 cm l'uno dall'altro; se sono presenti cuccioli nella gabbia è consigliato rialzare il primo ripiano e portarlo a 40/50 cm dal fondo per impedirne l'accesso agli esemplari più piccoli che potrebbero ferirsi seriamente cadendo), casette (almeno una per esemplare), ciotole per il cibo (in metallo o ceramica), beverino (a spillo o a goccia), portafieno (meglio se in metallo), tubi (in plastica dura e da controllare spesso per verificare che non vengano rosicchiati), qualche gioco da rosicchiare ed eventualmente la ruota (non tutti la usano però).

Un elemento importante che dovrete procurarvi è la vaschetta per i bagni di sabbia. I bagni di sabbia sono infatti fondamentali per il cincillà, gli permettono di eliminare il grasso in eccesso dal pelo e di liberarsi del pelo morto. In commercio esistono casette adatte allo scopo che permettono al cincillà di muoversi e pulirsi liberamente ma allo stesso tempo gli impediscono di rovesciare la sabbia all’esterno sprecandola.

Il fondo della gabbia dev’essere pieno (non a grate) e ricoperto di lettiera assorbente. Le lettiere più indicate sono: tutolo di mais, lettiere a base di canapa o lino e pellet da stufa (non di conifere!). Vi consigliamo di provare diversi tipi di lettiera e verificare quale è il più adatto alle vostre esigenze!

Il cambio e la pulizia della lettiera sono solitamente settimanali mentre la pulizia dei ripiani (che devono essere sempre in plastica piena) va effettuata quasi giornalmente poiché i cincillà difficilmente si abituano a fare le feci in lettiera.

Non è necessario collegare i vari ripiani poiché i cinci sono soliti passare da un ripiano all’altro saltando, tuttavia trattandosi di animali delicati (che cadendo possono procurarsi gravi fratture) è consigliato sistemare ponticelli, scalette (sempre piene e non a pioli) o anche grossi rami in legno tra un ripiano e l’altro.

Sono sconsigliate le gabbie con struttura in legno o in plastica leggera poiché verrebbero inevitabilmente rosicchiate. Allo stesso modo dovete porre attenzione nella scelta dei tipi di legno utilizzati per gli arredi poiché i legni di conifere (pini, abeti, ecc) contengono resine tossiche.

Come abbiamo già detto, il cincillà è un animale estremamente curioso e va quindi controllato con attenzione durante le ore d’uscita. E’ necessario che la stanza in cui lo si andrà a liberare sia messa in sicurezza con cavi elettrici nascosti (o riparati da canaline robuste), senza piante d’appartamento e senza aperture in cui il cincillà possa infilarsi rischiando di farsi male. Ricordatevi di spostare e mettere al sicuro i vostri effetti più cari (abiti, libri, fotografie, ecc) perché verrebbero sicuramente rosicchiati a tempo di record!

Mus Musculus: Alimentazione


I Mus musculus sono onnivori e la loro alimentazione è basata su alimenti secchi (le verdure sono da somministrare solo saltuariamente). 
Alla base della dieta dei topi domestici si deve porre un mangime di buona marca (come Bunny specifico per topini ad esempio) che deve contenere almeno il 18% di fibra grezza e non superare il 4% di grassi. 
Un buon mangime solitamente contiene già la giusta dose di proteine di cui i topi necessitano. 






In caso di femmine in gestazione o durante l’allattamento la dose di proteine va aumentata integrando insetti (camole della farina o del miele), carne bianca bollita, una crocchetta per cani/gatti di buona qualità ed a basso contenuto di grassi.
Evitate di acquistare mix di marche scadenti poiché i loro valori nutritivi sono completamente sballati e favoriscono l’obesità. 


Altri alimenti che possono essere somministrati sono: 

  • frutta (in quantità minime e non più di un paio di volte alla settimana): banana, pesca, pera, mela
  • frutta secca: mandorle o noci (pochissima e da dare solo come premio
  • Verdure: carote, baccelli di piselli, insalate, radicchio, broccoli, sedano, finocchio, catalogna
  • Pane secco integrale e riso integrale
  • Fiocchi d’avena non zuccherati 
  • Semi di girasole (da dare solo saltuariamente)
Gli alimenti che vanno assolutamente evitati invece sono:

  • latticini 
  • snack per roditori 
  • dolciumi 
  • cibi ricchi di grassi
  • cipolle e solanacee
  • verdure troppo acquose (lattuga, pomodoro, cetriolo, ecc)

Mus Musculus: sistemazione



La sistemazione ideale per i topini domestici è sicuramente un terrario in vetro con una rete metallica di chiusura sul lato superiore. Sono adatte anche la comuni gabbie da criceto purché siano di dimensioni adeguate ad una coppia di topolini (minimo 70x45) e che abbiano delle sbarre abbastanza strette per impedire ai topi riescano di evadere.

Essendo i topi animali estremamente vivaci e intelligenti è necessario inserire in gabbia ripiani, scalette e ponticelli sospesi che li stimolino a giocare ed a muoversi.
L'arredamento base della gabbia/terrario dovrà comprendere i seguenti arredi:

  • casette (almeno una per esemplare, anche se probabilmente dormiranno nello stesso nido)
  • beverino (a goccia o a spillo)
  • ciotole (in plastica dura o ceramica)
  • rami da rosicchiare
  • ruota (indispensabile e di diametro ampio, almeno 20 cm, per evitare problemi alla coda)
  • tubi di cartone o in plastica dura. 
  • materiale per il nido (potete fornire fieno e striscioline di carta assorbente bianca ed inodore).
Vi sconsigliamo di arredare la gabbia con casette o ripiani in legno poiché si impregnerebbero d’urina e sarebbero da sostituire in poco tempo.
Come substrato consigliamo di usare tutolo di mais (naturale e privo di polveri), pellet (anche il pellet da stufa va bene), trucioli in legno (depolverizzati e senza profumi), lettiere in canapa o lino.
Alcuni allevatori consigliano di usare un sottile velo di bicarbonato di sodio tra il fondo della gabbia e la lettiera, ciò dovrebbe servire ad attutire l’odore d’urina dei topi maschi. Prima di rischiare la salute dei vostri animali vi consigliamo di chiedere ad un veterinario esperto in esotici.

La lettiera va sostituita almeno una volta a settimana e la gabbia va completamente disinfettata con detergenti privi di odori.
Per quanto riguarda invece la pulizia di ruote, casette e giochi vari vi consigliamo di disinfettare tutto almeno due volte la settimana per evitare la formazione di odori sgradevoli.

Le gabbie in plexiglass sono sconsigliate poiché, come già detto, l'urina dei topi ha un odore piuttosto pungente e spesso purtroppo le gabbie in plexiglass sono poco aerate. Si consigliano piuttosto delle ampie gabbie "a grate" con un fondo abbastanza alto da evitare spargimenti di lettiera. Tra le gabbie consigliate ci sono ad esempio, la gabbia Oliver di Fop e la gabbia Cometa di Imac:

      
Gabbia Cometa Imac
Gabbia Fop Oliver 


Un mini giardino per i vostri criceti



Arriva la bella stagione e cresce la voglia di stare all'aria aperta, magari facendo scoprire la natura ai nostri animali. Il problema si pone nel caso in cui abbiate deciso di condividere la vostra casa con un criceto nano (per i criceti dorati in teoria esistono pettorine che permetterebbero di portarli all'esterno, fatelo solo se siete certi di avere un buon controllo dell'animale!). E' impossibile pensare di mettere una pettorina ad un winter white e tanto meno ad un roborovsky. 
Però rimane sempre la voglia di permettere al proprio cricetino di scavare nella terra o di mordicchiare qualche filo d'erba.

Una soluzione potrebbe essere quella di creare un piccolo “giardinetto” da inserire nella gabbia del criceto.
Ecco i materiali che vi occorrono:
l        un sottovaso (da adattare alle dimensioni della gabbia)
l        terriccio
l        sementi (potete scegliere le sementi che preferite, personalmente uso normalissima erba da prato ma potete seminare soja, camomilla, malva, insalata e qualsiasi altra erba che sia commestibile per i criceti)


Il procedimento è semplicissimo:
Riempite il sottovaso a metà con il terriccio, spargetevi una manciata di semi e ricoprite con il terriccio fino all'orlo del sottovaso. Su suggerimento di una nostra lettrice vi consigliamo di sterilizzare il terriccio inserendolo in forno per dieci minuti alla temperatura di 60°. In questo modo eviteremo qualsiasi possibile infestazioni da parte di parassiti e/o insettini presenti all'interno.


Per evitare ristagni d'acqua potete innaffiare i semi usando un vaporizzatore e in meno di due settimane vedrete spuntare i primi germogli. A questo punto non resta che mettere a disposizione del criceto il suo mini giardino privato.

Potete decidere se dargli i primi germogli (che sono più teneri) o se aspettare che l'erba cresca un po' prima di inserire il sottovaso in gabbia.
Nel frattempo potete preparare diversi sottovasi in modo da poterli sostituire spesso.

I miei cricetini hanno apprezzato tantissimo l'idea ed oltre ad essersi rimpinzati di germogli si sono divertiti moltissimo a scavare nel terriccio. Provare per credere :)

La muta nel coniglio




Chiunque viva con un lapino si è certamente reso conto che è arrivata la temutissima muta primaverile.
Le mute, ovvero i cambi stagionali di pelo, servono per preparare il coniglio alla stagione entrante. Vi sono due mute principali ossia: autunnale e primaverile; e due mute secondarie: la muta estiva ed invernale.

Durante la muta autunnale il coniglio perde il leggero pelo estivo e lo muta con sottopelo più folto (che si inspessirà maggiormente con la muta invernale) che servirà a proteggerlo dai cambiamenti di temperatura. Il sottopelo cadrà con la muta primaverile e sarà sostituito da un pelo più leggero visto l'imminente aumento delle temperature.

La muta primaverile è il periodo in cui il coniglio perde la maggior quantità di pelo proprio perchè si “spoglia” del sottopelo invernale. Per agevolare la muta il coniglio si pulirà molto più del solito, lo vedrete spesso leccarsi e lisciarsi il pelo per eliminare il pelo morto ma ciò comporta un rischio non indifferente. Se il coniglio non dovesse riuscire ad eliminare il pelo ingerito attraverso le feci può andare incontro a blocchi intestinali (che come sapete sono gravissimi e possono provocare la morte dell'animale in pochissimi giorni).

Durante questo periodo sarà frequente trovare feci “legate” tra loro dal pelo ingerito (solitamente sono dette “a catenella”). 
Si tratta di episodi normalissimi, significa in sostanza che l'intestino funziona regolarmente e riesce a smaltire il pelo “morto”. Se però notate una diminuzione nella produzione di feci (oppure feci più piccole e secche) è meglio avvisare il veterinario e valutare se vi sia necessità di intervenire con una terapia.

Ci sono dei trucchetti che potete tenere presente per aiutare i nostri lapini a smaltire il pelo ingerito, ve ne indichiamo qualcuno:
1. Date fieno a fibra lunga: il fieno, come sempre alla base dell'alimentazione del coniglio, è fondamentale in questo periodo. Preferite un fieno a fibra lunga come il fieno Timothy di Oxbow oppure o i fieni a Fleolo e Camomilla marca Bunny. Un fieno di buona marca stimola il coniglio a mangiarne in maggiore quantità mantenendo sempre regolare l'attività intestinale e permettendo l'eliminazione del pelo morto.

2. Evitate le verdure troppo acquose. Se il vostro coniglio non è più che abituato alle verdure contenenti acqua (come peperoni, pomodori, cetriolo, ecc) evitate di somministrarle durante questo periodo. Più avanti potrete inserirle gradualmente ma ora dovete limitare al minimo il pericolo di scompensi intestinali.

3. Evitare le verdure che stimolano la produzione di gas nell'intestino. Cavolfiore, broccoli, ecc aumentano la possibilità della formazione di gas intestinali che possono causare blocchi. Normalmente, in conigli abituati ad una corretta alimentazione, è possibile somministrare queste verdure in piccole quantità senza avere problemi ma in periodo di muta il rischio di blocchi intestinali è decisamente maggiore e non è il caso di incentivarla aumentando la produzione di gas intestinale.


4. Abituate il coniglio ad essere spazzolato. In commercio esistono vari tipi di spazzole che possono facilitarvi il compito, personalmente mi sono trovata benissimo con la marca Furminator .
Per i conigli più paurosi vi consigliamo di usare delle spazzole morbide per neonati oppure dei guanti "rimuovi pelo" come quello in foto. Basterà accarezzare il coniglio per rimuovere parte del pelo morto.


















5 Il sesto suggerimento è forse il più importante: parlate con il veterinario che vi segue e chiedete una lista di medicinali per far fronte ai blocchi o ai rallentamenti intestinali. Ovviamente chiedete di calcolarvi le dosi precise in base al peso del coniglio. Vi servirà: un antidolorifico, uno sciroppo per permettere all'intestino di riprendere la consueta attività, siringhe da insulina sterili (che utilizzerete senz'ago per somministrare i medicinali), una siringa grande (da 10 o 20 ml) che possa essere usata per l'alimentazione forzata e una busta di Critical Care (la versione fine grind è più sottile e più semplice da aspirare e somministrare).


Normalmente la maggior parte dei conigli supera il periodo di muta senza particolari problemi ma seguendo questi piccoli accorgimenti potrete dormire sonni tranquilli ;)  

Criceti - pulire la gabbia

Le gabbie dei criceti vanno pulite e disinfettate circa una volta alla settimana, ci sono casi dove si può rimandare ai 10/14 giorni nel caso di lettiere particolarmente assorbenti ed anti odore, come quelle in lino e canapa, ma in linea di massima la pulizia completa ogni 7 giorni rimane la soluzione migliore.

Gabbie inferiori ai 60*40cm, dove spero vivamente nessuno tenga mai un roditore, ovviamente si sporcano in fretta rispetto a gabbia di 60, 70, 80cm, di conseguenza vanno pulite un paio di volte la settimana.

Per la pulizia della gabbia evitate detergenti chimici, sgrassatori e cose del genere. Acqua calda e aceto oppure bicarbonato assicureranno pulizia profonda e disinfezione. Potete anche usare un goccio di detersivo per i piatti, assicuratevi però di sciacquare bene il tutto.

Anche l'arredo deve essere lavato, quindi tutto cià che è in plastica, come la casetta, le scale, la ruota, se ci sono i tunnel in plastica, i vari giochini etc deve essere messo a mollo in acqua calda e aceto/bicarbonato e poi sciacquato.

Per la pulizia del beverino trovare un articolo specifico cliccando qui.

Se avete delle ruote in legno, come la mia, ed il vostro criceto tende a sporcarci dentro - come il mio ç___ç - avrei trovato una soluzione che garantisce pulizia, igiene e nessuna tossicità per il nostro amico peloso.

La parola magica è LIMONE! Se avete qualche limone mezzo spremuto da riciclare questo è il momento adatto.

Io prima passo la ruota sotto l'acqua fredda corrente, poi spremo quel che rimane del limone e con un vecchio spazzolino da denti inizio a pulire bene l'interno. Una volta tolta tutta la sporcizia potrete passare della carta assorbente per eliminare i residui e poi lasciare la ruota all'aria aperta per qualche ora (io ho due ruote nella gabbia, una di plastica e una di legno, così quando la ruota è ad asciugare non ne sente la mancanza). L'odore del limone non si sente, quindi non da fastidio al criceto, e la ruota tornerà come nuova ^^

Una volta finito di lavarla asciugate tutto, non devono rimanere parti umide, e provvedete a sistemare l'interno. Se notate un po' di agitazione nel criceto non preoccupatevi, è del tutto normale; lavando la gabbia abbiamo eliminato completamente i suoi odori e distrutto le sue tane e scorte di cibo...dategli un attimo e vedrete che presto comincerà a 'ristrutturare' a sua suo piacimento (:

La vincitrice del contest "Trasformazioni": PATUFFOLA






Ciao a tutti! sono Patuffola e ho vinto il concorso del Fotocontest Trasformazioni, sono contentissima e vi ringrazio per avermi dato la possibilità di farmi conoscere meglio!
Il mio nome completo è Puffetta Patuffola, ma per gli amici sono Patu o Patù.Il nome Patuffola deriva dal fatto che sono una batuffola paffutella :3
Sono una coniglietta di razza ariete, colorazione pezzata bianco-nero. Ho poco più di un anno di vita ma sono già una bella conigliona di 2,600kg!


La mia storia inizia in modo triste... mammozza era disperata perchè il suo Fufy l'aveva da poco lasciata. :( Non aveva intenzione di prendere un altro lapino, ma passando da un negozio di animali... ha visto un coniglietto all'interno di una teca...avvicinarsi a lei.
Anche mammozza si è avvicinata e il coniglietto si è alzato in piedi ed ha iniziato a muovere il nasino per annusarla e darle i bacini :3
Quel coniglietto, anzi… quella coniglietta ero io!
Mammozza ancora non conosceva le associazioni, né la possibilità di adozione, non è riuscita a lasciarmi in quel negozio…e mi ha portata con sé… <3 


In casa vivo completamente free… non ho una gabbia ma un’intera stanza a mia disposizione… lì c’è una piccola lettiera, il tappeto, le mie ciotole, il fieno e l’acqua!
Solo da piccola ho vissuto per un po' in gabbia, ma anche se ero piccola riuscivo a distruggerla ed evadere... per questo mammozza ha capito quanto sia importante per noi lapini vivere liberi 24h su 24h :)
Comunque a parte la mia stanza super-accessoriata, giro libera anche per tutta la casa! yeah :3


Se c’è una cosa alla quale non posso resistere? Quella è la banana, riesco a sentire l’odore da moolto lontano!
In generale sono una gran mangiona (sarei a dieta ma non ricordatelo a mammozza ;) ) mi piace il pellet, il succo d’ananas, le bucce di mela e la catalogna.Odio le uvette >.< 


Ho due amichetti roditori… in particolare scoiattoli giapponesi, vivono all’aperto in una grandissima casa di legno! Sono una bella coppia! Non li invidio perchè io amo la vita in casa, esco in giardino solo pochi minuti al giorno... poi voglio subito rientrare in casa eheh :3


Del mio bipede, ovvero mammozza, amo quando mi porta con sé sulla “poltrona delle coccole” e mi fa tante carezze. E' una sorta di sedia da ufficio, blu e comoda... ma io sto lì solo se c'è lei, altrimenti scendo e me ne vado U_U
Io le faccio capire quanto la amo dandole taaanti bacini, leccatine e musatine! Ci vogliamo bene noi, sì sì <3


Non sopporto quando mammozza e nonnozza mi rincorrono, mi sollevano e iniziano a spalmarmi robaccia sotto ai talloni, uff -.-”Come si chiama? Pododermatite… mmmh a me sembra di stare benissimo!
Credo che dormire sia il mio passatempo preferito, quando non c’è di meglio da fare! Altrimenti mi piace saltellare qua e là, rincorrere mammozza da una stanza all’altra. Anche se la mia passione è: esplorare! Peccato che ormai la casa l’abbia già tutta esplorata >.<


Passo le mie giornate facendo sonnellini, sfloppando qua e là nei posti più comodi, ma anche sul pavimento. Spesso faccio l'omino e mi metto ad osservare cosa fanno gli umani intorno a me! :3


La mia marachella preferita è sicuramente salire sulla tavola apparecchiata, mentre tutti stanno mangiando!Prima di saltare aspetto un po’… fino al momento della frutta!A questo punto individuo una sedia libera, ci salto sopra e da lì fino al tavolo! Mi sento una coniglietta molto fortunata ed amata. A me non piace la lingua umana, penso che il mio comportamento sia molto più comprensibile di qualsiasi parola umana… per far capire quello che provo!Io e la mia mammozza ci completiamo a vicenda, e non sapremmo cosa fare l'una senza l'altra <3


Scelta del beverino e cambio acqua



Acqua della bottiglia o acqua del rubinetto?

Non tutta l'acqua va bene per i nostri amici pelosi, a seconda della zona di provenienza dal nostro rubinetto può uscire acqua con alte concentrazioni di calcare oppure di cloro o ancora acqua dal sapore di ferro; tutte sostanze che non fanno bene nemmeno alla nostra salute. Consideriamo che alcuni animali, ad esempio il coniglio, non devono avere una dieta ricca di calcio ed a lungo andare potrebbero formarsi calcoli o un'eccessiva sabbia vescicale.

Se avete la sfortuna di abitare in città dove la qualità dell'acqua risulta essere scarsa la soluzione migliore è quella di comprare acqua naturale in bottiglia, con l'accortezza di scegliere quella con il minor contenuto di calcio.

Ogni quanto cambiare l'acqua nel beverino?

Ci siamo accorte che il cambio dell'acqua è una tra le cose più sottovalutate nella gestione di conigli e roditori. Forse perché i beverini sono certamente meno pratici della ciotola, ma questa non deve essere una scusa per rinviare di giorni e giorni il ricambio d'acqua. L'ideale sarebbe sostituirla tutti i giorni, o al massimo a giorni alterni.
Questo perché dentro il beverino l'acqua ristagna e possono svilupparsi alghe e microrganismi pericolosi per la salute dei nostri animali. Provate voi a prendere una bottiglietta d'acqua, a bere qualche sorso ogni giorno ed a lasciarla esposta alla luce o a fonti di calore per un paio di settimane. Il risultato sarà imbevibile.

Come lavare il beverino?

Esistono in commercio diversi tipi di beverini per roditori. I più comuni sono i beverini a goccia o i beverini a spillo.

I beverini a goccia sono sicuramente i più utilizzati ed a nostro parere sono i più comodi. Ne esistono diverse versioni e misure che variano in base alla specie di animale a cui sono destinati. Il funzionamento è semplice, all’estremità del beverino vi sono due palline in metallo che impediscono all’acqua di uscire, il roditore deve spostare o ruotare queste palline (basta una leggera pressione della lingua) per permettere all’acqua di uscire. Il flusso dell’acqua è piuttosto controllato e i pelosi in genere imparano in fretta ad usare questo tipo di beverino senza bagnarsi.
E’ inoltre il più igienico dal punto di vista della pulizie perché basta smontare il beccuccio (che solitamente è fissato alla “bottiglia” tramite una fascetta di gomma) per estrarre le palline in metallo e disinfettare il tutto.
L’unico appunto riguardo questo beverino va ai possessori di porcellini d’india. Le cavie, una volta capito il meccanismo del beverino, ci giocano, soffiando l’aria all’interno e “facendo le bolle”. Durante questo gioco però spingono all’interno del beverino dei residui di cibo che possono andare ad ostruire il beverino stesso ed a sporcare l’acqua. Se quindi avete delle cavie controllate spesso il beverino ed accertatevi che funzioni.

Il beverino a spillo invece ha la forma di un rubinetto con una barretta di ferro posta all’estremità. Per poter bere il roditore deve spingere la barrette verso l’alto. Il flusso d’acqua è più abbondante e gli animali più piccoli possono trovarsi in difficoltà. Inoltre è difficile reperire questo tipo di beverino in  vetro (che come abbiamo detto è il materiale più igienico) o in grandi misure.
Non è possibile smontarlo completamente come per il beverino a goccia per pulirlo a fondo. 

Ad ogni modo, indipendentemente dal tipo di beverino che andrete a scegliere ricordate che è sempre meglio evitare l'uso dei detersivi, per pulire al meglio il beverino (se in plastica) smontate le parti metalliche e fatele bollire in acqua per qualche minuto, mentre per il contenitore è meglio lavarlo con acqua calda e aceto se non volete correre il rischio di deformarlo irrimediabilmente!
I migliori beverini sono quelli in vetro, tutti i componenti possono essere messi a bollire (come dei biberon per bimbi) e quindi vengono considerati i più igienici.

Ricordate sempre che il beverino è un arredo fondamentale dell'habitat dei vostri animali e che va scelto con criterio in base all'animale a cui è destinato, alle dimensioni del beccuccio del beverino ed alla portata della bottiglia. 

Criceti - igiene e cura

Il criceto è un animale molto pulito che non richiede grosse cure in quanto a toelettatura. E' assolutamente sconsigliato lavarlo, potrebbe rischiare di stressarsi molto e di prendersi un bel raffreddore, se non una polmonite.

Per mantenere il suo pelo morbido e lucido esistono poche e semplici regole:

Seguire un'alimentazione adeguata; una dieta ricca di grassi (semi di girasole, frutta secca, arachidi, noci, noccioline, stick etc etc) favorisce l'eccesso di sebo e porta il criceto ad avere il pelo unto, come se avesse messo il gel!

Sistemare una toilette con un paio di cucchiai di sabbia per cincillà (da non confondere con quella per gli uccellini, troppo grossolana per loro). Siccome è possibile che possano usarla come toilette vera e propria è consigliato offrirgliela quando sono svegli, aspettare che facciano qualche rotolata e poi toglierla. I criceti sono molto schizzinosi, sicuramente apprezzeranno l'utilizzo della sabbietta dopo essere stati tra le nostre mani!

Nel caso poi il criceto decidesse di usarla come 'bagno' personale e per voi andasse bene dovrete lavarla e sostituire la sabbia ogni giorno.

Un pelo rovinato è sintomo di qualcosa che non va, quindi è sempre consigliata una visita presso un veterinario specializzato.

Alcuni criceti arrivano ad avere unghie molto lunghe, questo perché spesso la scarsa quantità di lettiera li porta a non avere nulla da scavare...tagliargli le unghie non è un'impresa semplice e non è nemmeno consigliato, quindi per evitare di farle crescere eccessivamente potrete sistemare nella gabbia intanto molta lettiera per farlo scavare (i criceti sono scavatori nati, mettere un paio di dita di lettiera è un delitto!); in aggiunta potrete inserire dei tubi di cartone, si divertiranno a distruggerli e di conseguenza terranno controllata la lunghezza delle unghie.

Nel caso queste dovessero essere troppo lunghe o addirittura arrotolate su se stesse sarà il caso di contattare un veterinario specializzato in animali esotici per tagliarle.


Il nostro blog è CO2 neutral

Oggi vogliamo parlarvi di un'iniziativa davvero molto carina per chi possiede un blog o un sito, stiamo parlando di 'My Blog is Carbon Neutral'.







Grazie ad un'iniziativa ambientalista posso finalmente annunciare che il mio blog è da oggi ad impatto zero!



L'iniziativa in questione si chiama "il mio blog è CO2 neutral" ed il suo funzionamento è molto semplice: il blogger dichiara la sua disponibilità ad abbattere l'impronta ecologica del proprio sito e DoveConviene in collaborazione con iplantatree.org, provvederà a piantare un albero in zone soggette a processi di riforestazione.

L'effetto benefico di questa iniziativa è garantito. Ogni anno infatti un blog o un sito internet producono in media 3,6 kg di anidride carbonica, un albero invece è in grado di assorbirne ben 5 kg annui.

La partecipazione da parte dei blogger è totalmente gratuita ed il modo di aderire è semplice ed intuitivo.

DoveConviene è da sempre molto attento all'utilizzo consapevole della carta e alla tutela del nostro patrimonio boschivo. Grazie alla sua attività tutti i volantini pubblicitari delle principali catene commerciali di elettronica, sport, ipermercati come
bennet,
panorama,
ipercoop,
alpitour

(solo per citarne alcune) vengono digitalizzati e resi disponibili online, in maniera gratuita e consultabili sia su pc che su smartphones iPhone e Android, attraverso una comoda applicazione. 

DoveConviene vuole scoraggiare l'abuso di carta per fini pubblicitari e contribuisce a rendere più pulita la città. Per l'utente la comodità di poter accedere a tutte le offerte in qualunque momento, di poter rintracciare il punto vendita più vicino attraverso una pratica mappa e di poter conoscere rapidamente tutti gli orari di apertura, comprese le aperture domenicali.
Per chi vuole approfondire nel dettaglio sull'iniziativa vi invito a visitare http://www.iplantatree.org/project/7








Buona riforestazione a tutti!

Una casa a prova di coniglio

Condividere la vita con un coniglio significa anche accettare qualche rosicchiata qua e la per la casa; come ogni animale utilizza la bocca come fossero delle mani ed è assolutamente normale che prima o poi faccia qualche danno.Ricordiamo che questo non è assolutamente un valido motivo per chiuderlo in gabbia, quindi se sapete già che voi o i vostri genitori non potrebbero accettare questa cosa evitare di prenderne uno.


Il coniglio può rosicchiare per motivi diversi; un coniglio felice ed equilibrato in linea di massima non dovrebbe essere un "rosicchiatore compulsivo". Si limiterà a
tranciare la maggior parte dei fili che gli capiteranno a tiro (i caricabatterie e le cuffiette vanno per la maggiore) e "ricameranno" piumini e lenzuola.


Scherzi a parte, solitamente un coniglio che rosicchia di tutto è spesso un coniglio annoiato. Vi ricordiamo che i conigli sono animali sociali e che possono sopperire
alla mancanza di un compagno solo se potranno passare con voi la maggior parte della giornata; se restano soli molte ore al giorno sicuramente si annoieranno, di
conseguenza potrebbero decidere di movimentare la giornata decorando l'ambiente circostante come meglio credono. Un compagno in questi casi può davvero fare la
differenza!


Un altro motivo può essere sicuramente dovuto alla maturazione sessuale. Alcuni conigli non hanno nessun tipo di reazione, altri invece diventano aggressivi e si
sfogano marcando il territorio, accoppiandosi con gli oggetti di casa oppure iniziano a distruggerla. L'unico rimedio è la sterilizzazione.


E' consigliato offrire degli svaghi, ad esempio si diveritanno moltissimo con le palline dispensatrici di pellet (senza esagerare!) oppure regalandogli un mestolo di
legno non trattato (un goloso consiglio è quello di immergerlo nel succo d'ananas per una notte prima di lasciarglielo a disposizione). Nei negozi esistono molti
giochini in legno o in luffa in grado di stimolare la loro curiosità! Se avete a disposizione del terreno potrete anche offrirgli dei rametti da rosicchiare.
(legni commestibili: faggio, nocciolo, melograno, olivo, tiglio, salice, olmo, pero, frassino.
Sono da evitare albicocco, pesco, susino, ciliegio, tutte le conifere come pino, abete etc e gli agrumi. Ovviamente evitate anche le piante d'appartamento!)

                        Qui un valido articolo con molte varietà di piante tossiche


In ogni caso, prima di ospitare un coniglietto, dovrete sistemare la casa, o la stanza, a prova di lapino.
Tutti i cavi elettrici dovranno essere alzati ad almeno 30cm da terra, così come per le piante d'appartamento e per tutto quello che non volete che rosicchi.

Fate attenzione a tappeti e tende, se il coniglio non li rosicchia vanno bene, altrimenti eliminateli. Nel caso dovessero ingerirne le fibre potrebbero incorrere in blocchi intestinali da corpo estraneo.


Per coprire i fili potete ricorrere ai 'coprifili', esistono sia in plastica che in metallo e si possono trovare in qualsiasi ferramenta oppure all'ikea ed in generale nei negozi di elettronica. Personalmente, quando esco di casa, stacco anche tutte le spine dalle prese.


Se il coniglio tende a sporcare sul letto (o voi non volete che possa salirci) potrete creare una sorta di recinto per impedirgli di saltarci su, altrimenti proteggete
le lenzuola con le cerate che si usano per i bimbi che tendono a sporcare il letto. In questa maniera salverete la biancheria da letto ed il materasso!

Per evitare che piumino e lenzuola si riempiano di peli o vengano irrimediabilmente rosicchiati potete coprire tutto con della biancheria vecchia da riservare solo al
'niglio, di quella che se anche bucherella non ce ne può fregar di meno :-D


Questo è molto importante; se avete un terrazzo recintatelo! I conigli non hanno il senso dell'altezza, e cose da non sottovalutare se vengono spaventati scappano, e
non gli importa dove! Quindi mi raccomando, non facciamo succedere tragedie per pigrizia o perchè la rete intorno alla ringhiera fa brutto. Ricordate che i conigli
sono ottimi saltatori, se la ringhiera è bassa oltre a recintare aumentate anche l'altezza, per stare sul sicuro!


Queste sono le regole base per vivere in tranquillità con un coniglio. Occhi aperti però, sono sempre un passo (o un salto?) avanti a noi e non si sa mai che, proprio
in questo momento, non stiano studiando la loro prossima marachella ;-)

Cincillà - Introduzione alla specie

Il cincillà è un roditore sempre più diffuso tra gli animali da compagnia. E’ originario delle Ande (tra i 3000 ed i 5000 m) e quindi dotato di una folta pelliccia che gli permetta di sopravvivere in natura nonostante il clima rigido. Sono animali estremamente impegnativi e difficili da gestire specialmente per i principianti.
Innanzitutto prima di scegliere un cincillà come animale da compagnia dovete tenere presente che si tratta di un impegno a lungo termine. La vita media di un cincillà è infatti di 15/20 anni.

Sono animali estremamente vivaci e, se abituati al contatto, amano la compagnia dell’uomo ma sicuramente non sono adatti ad essere maneggiati dai bambini (come per la grande maggioranza degli animali da compagnia!).
La pelliccia del cincillà può essere di molte gradazioni, la mutazione più comune è grigia.
La distinzione del sesso va effettuata presso un veterinario esperto in esotici poiché i genitali possono apparire molto simili (nel maschio la distanza tra ano e genitali è leggermente maggiore che nella femmina).
Il peso da adulti si aggira intorno ai 500gr e le femmine sono leggermente più grandi del maschio.

Si tratta di animali socievoli che vivono sicuramente meglio in coppia, l'ideale è una coppia mista con maschio castrato (come ormai sapete siamo contrarie alla riproduzione in cattività degli animali domestici). E' possibile creare dei piccoli clan affiancando ad un maschio sterilizzato diverse femmine, questo inserimenti però devono essere seguiti con particolare attenzione, se non siete esperti ve li sconsigliamo.
Nel caso in cui abbiate ormai una coppia mista ricordate che prima o poi vi troverete ad affrontare il "problema" di gestire una gravidanza e cercare una nuova sistemazione ai cuccioli.
I cincillà maschi sono sessualmente maturi a 3-4 mesi, mentre le femmine cominciano a riprodursi a circa 3-5 mesi.
La gestazione dura circa 110 giorni e solitamente vengono partoriti da 1 a 5 piccoli. E' sconsigliato far riprodurre una femmina prima degli 8 mesi.
I piccoli nascono già coperti da pelo, con occhi aperti e sono in grado di camminare da soli. Lo svezzamento dura circa 8 settimane ma i piccoli dovranno restare con la madre almeno fino ai 3 mesi d'età.Terminato questo periodo i cuccioli possono essere separati in base al sesso.

Come sempre vi consigliamo di adottare il vostro animale da una delle tante associazioni che si occupano del loro recupero dopo abbandoni o maltrattamento ma, se siete già decisi ad acquistarlo ricordatevi di chiedere SEMPRE un certificato che attesti la genealogia del cincillà. I cincillà infatti possono avere il manto in diverse mutazioni di colore, se, per esempio un esemplare di colorazione black velvet viene incrociato con un altro cincillà della stessa mutazione la gravidanza può terminare prematuramente causando un aborto spontaneo che mette in serio pericolo la vita della femmina.

Inoltre per ragioni etiche evitate di acquistare animali da chi li alleva in batteria. Gli allevamenti intensivi a batteria sono delle vere e proprie torture per gli animali. Le femmine vengono tenute in gabbie piccolissime, nelle quali possono muoversi a stento e indossano costantemente un collare elisabettiano che impedisca loro di uscire dalla gabbia. Una serie di tubi collega le varie gabbie, attraverso questi tubi i maschi entrano nelle gabbie delle femmine per fecondarle. Questo metodo di allevamento oltre a causare gravi scompensi negli esemplari riproduttori non permette ai piccoli di nascere e passare le prime settimane di vita (fondamentali per la formazione del carattere) in un clima sereno. E' quindi probabile che questi esemplari saranno più difficili da maneggiare e da abituare al contatto umano rispetto a cuccioli nati e cresciuti in un allevamento amatoriale dove sono amati e coccolati dal primo giorno di vita.


Mus Musculus - Introduzione alla specie

I Mus Musculus sono piccoli topini che stanno diventando sempre più popolari come animali da compagnia. Le dimensioni sono simili a quelle dei criceti ma il corpo è più lungo ed affusolato. Vivono in media 1 anno e mezzo, 2 anni al massimo.
I topi sono buoni animali da compagnia, riconoscono il proprietario ed interagiscono con lui ma inizialmente tendono ad essere piuttosto timidi e occorre molta pazienza prima che si possano abituare alla presenza dell’uomo.

Essendo animali estremamente gregari è sempre consigliato tenere una coppia dello stesso sesso. I Mus infatti sono tra i roditori più prolifici e si riproducono con una media di 10/12 piccoli per parto; la gestazione dura dai 19 ai 21 giorni (se i piccoli vengono concepiti durante l’allattamento di una precedente cucciolata la gestazione si allunga di 3/10 giorni). La femmina ha un calore (che dura in media 12 ore) subito dopo il parto e, se alloggiata nella stessa gabbia con il maschio verrà messa quasi sicuramente incinta. Facendo due conti, una coppia mista di Mus Musculus può avere circa 140 cuccioli all’anno che, al compimento del primo mese d’età potrebbero già essere in grado di accoppiarsi tra loro dando luogo ad altre cucciolate. Come potete ben capire questa situazione non è assolutamente gestibile. Trovare una casa affidabile ad una coppia di topini è estremamente difficile in quanto vengono spesso usati come cibo vivo per rettili.

Le coppie che hanno più probabilità di andare d’accordo sono formate da femmine (delle quali si possono tenere anche più esemplari poiché raramente litigano) o da maschi che siano cresciuti insieme (separazioni, anche brevi, possono portare a lotte). Se non siete esperti evitate di inserire maschi adulti “sconosciuti” insieme poiché quasi sicuramente lotteranno per il territorio.

Per distinguere il sesso di un cucciolo è sufficiente controllare la presenza delle mammelle e la distanza tra ano e genitali (nel maschio è maggiore che nella femmina), dopo i 2 mesi nei maschi si rendono visibili i testicoli.

I maschi inoltre tendono ad avere un odore più forte e pungente delle femmine poiché marcano spesso il territorio con l’urina. Le femmine invece sono quasi totalmente prive di odori.
Proprio a causa delle loro dimensioni i topi sono difficili da maneggiare se non vengono abituati al contatto umano. Per prima cosa è bene lasciarli ambientare e permettergli di prendere confidenza con il nuovo ambiente per qualche giorno, poi potrete cominciare ad offrirgli del cibo dalle mani per abituarli alla vostra presenza.


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