Freezing, quando la paura immobilizza.

Coniglio in immobilità tonica

Oggi mi sono imbattuta in un video di cattivo gusto, un coniglio a pancia all'aria, dentro un lavandino, che veniva lavato con acqua e sapone. Stava fermo immobile, completamente irrigidito e i proprietari pensavano che si stesse godendo un bagno in relax; in realtà era completamente paralizzato dalla paura ed era entrato in immobilità tonica (nota personale: e se non si è completamente scemi, si nota che c'è ben poco di naturale e rilassato nel comportamente di quel povero animale).

Vi ricordiamo che la corretta toelettatura del coniglio non prevede assolutamente il bagno, se non in particolari occasioni. Il pelo bagnato tende a "compattarsi" e leccandosi il coniglio ne ingerirà in quantità maggiori, aumentando il rischio di blocco intestinale.

Anche se i conigli sono diventati il terzo animale da compagnia più presente nelle nostre case, dobbiamo ricordarci che restano prima di tutto delle prede, sia per quanto riguarda la vita in natura, che per quanto concerne quella in cattività; ricordiamoci che l'uomo sfrutta questi animali per vivisezione, carne e pellicce da moltissimi decenni. Non possiamo comportarci con loro come faremmo con un cane, se non vogliamo sbagliare tutto.

Innanzitutto dobbiamo distinguere tra freezing e immobilità tonica; viene utilizzato quasi sempre il primo termine, ma sono due cose distinte. Mentre nel freezing il coniglio si appiattisce a terra, nel tentativo di rendersi invisibile a qualsiasi pericolo, nell'immobilità tonica questo appare come svenuto, per far perdere interesse al possibile predatore; i parametri vitali rallentano la loro attività al minimo indispensabile (infatti un'immobilità prolungata può essere pericolosa) E' una reazione assolutamente involontaria, come risposta al terrore che sta provando in quel momento. Un coniglio non decide di entrare in immobilità tonica, ci entra e basta. Ci sono studi che provano questo comportamente anche sull'uomo; alcuni stati di estrema paura letteralmente possono immobilizzarci, contro la nostra volontà.

Mi ricordo della mia prima cricetina, Claire, che durante le manipolazioni del veterinario si è finta morta per ben due volte, riprendendosi poi non appena l'ho presa tra le mie mani.

Spesso, sul web, mi imbatto in fotografie di conigli in braccio, cullati come fossero dei neonati, oppure stesi a pancia all'aria sulle gambe dei proprietari, estasiati (i proprietari, non i conigli!). Quello è il caso di immobilità tonica più frequente nei conigli domestici, perchè non conoscendo il comportamento dei propri animali, il proprietario tende a pensare che il piccolo sia talmente rilassato da addormentarsi in braccio.


Solitamente basta rimettere il coniglio a terra per farlo riprendere dal suo stato catatonico, se però l'immobilità fosse dettata da una seria situazione di pericolo (come potrebbe essere l'attacco da parte di un cane o di un gatto) è consigliabile controllarlo e portarlo a fare una visita di controllo presso il vostro veterinario di fiducia.
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