Come prendere in braccio un coniglio

I conigli sono animali dalle ossa fragili, progettate per scappare via quandi si presenta un pericolo; è per questo che saperli prendere in braccio è molto importante.

E' fondamentale avvertirvi che non tutti i conigli amano stare in braccio, anzi, la maggior parte non ne vuole proprio sapere. Questo deriva dal fatto che per loro, trovarsi con le zampe sollevate dal suolo, è una situazione innaturale, che ricorda l'essere predati e scatena l'istinto all fuga. Se il vostro coniglio scalcia, evitategli questa inutile forma di stress, se non strettamente necessario.

Ma veniamo alla parte tecnica. Nella fotografia troverete il corretto modo di tenere in braccio il vostro coniglio.

- sollevatelo da terra facendo passare una mano sotto il posteriore e l'altra tra le zampette anteriori. Questo servirà a bloccarlo e ad evitare che si rigiri di scatto, cosa che potrebbe comportare anche brutte lesioni.


Temp in: stupida mammozza,non mi toccare >.<
Se il coniglio scalcia si rende comunque necessario rimetterlo a terra per vari motivi:

- potreste farvi male voi; i conigli non hanno unghie retrattili  e potrebbero graffiarvi scalciando.
- possono farsi male loro con una rotazione improvvisa o una caduta che potrebbero anche risultare fatali
- il coniglio è un animale che, sottoposto a grande stress, può morire d'infarto per la paura.

Nel caso in cui il coniglio si agitasse e voi doveste continuare a tenerlo fermo (può capitare durante una visita veterinaria), provate a coprirgli gli occhietti con una mano. Dovrebbe bastare a renderlo più tranquillo.

E' importante non prenderli mai per le orecchie. Queste sono piene di terminazioni nervose, e se li sollevassimo in questa maniera non faremmo altro che provocargli molto dolore.


Fai da te - creare un recinto con i cubes

Per garantire alle cavie spazi adeguati è necessario procurarsi una gabbia che abbia uno spazio calpestabile pari ad almeno 100x70 cm.
Purtroppo non sempre si trovano in commercio gabbie adatte sia alle esigenze dei nostri animali che agli spazi disponibili in casa.


La soluzione più semplice ed economica è costruire un recinto con griglie metalliche (cubes) e polionda.

Per costruire un recinto da 140x70 cm avete bisogno di:


Cubes; che possono essere acquistati nei supermercati Eurospin (li trovate in offerta un paio di volte all’anno) o su siti come ziprar.com/petshop o ancora tramite le varie associazioni (Associazione Animali Esotici, La Voce dei conigli, ecc). 
Ogni confezione contiene 13 griglie e 16 connettori per fissare le griglie tra loro.


Un foglio di polionda che potete acquistare nei brico center come LeRoy Merlin. Scegliete la misura più grande che trovate (io ho utilizzato un pannello da 2,00mx1,5m).


Fascette da elettricista
4 connettori
Forbici (o taglierino), metro

Come realizzare il recinto:


Con le fascette da elettricista collegate 12 griglie e formate il perimetro della gabbia (lato corto = 2 griglie e lato lungo = 4 griglie).


Per dare più stabilità al recinto mettete 3 fascette su ogni griglia (una in alto, una al centro e una alla base) e agganciate i connettori ai 4 angoli superiori.


Stendete il foglio di polionda e tracciate con un pennarello la sagoma interna del recinto (che dovrà misurare 140x70 cm).  


Partendo dai lati appena disegnati misurate 20 cm verso l’esterno e tracciate un altro rettangolo. Il rettangolo più interno rappresenta la base effettiva del recinto mentre i restanti 20 cm serviranno a creare un bordo per evitare che le cavie possano spargere fieno e lettiera fuori dalla gabbia. 


Ritagliate la sagoma usando delle forbici pesanti oppure un taglierino. Il risultato sarà pressapoco questo:



Fate un taglio che parta dal bordo esterno fino all’angolo dei lati più corti in modo da creare 4  “alette” (una per ogni angolo):


Piegate il polionda seguendo la sagoma interna del recinto che avete tracciato in precedenza. Otterrete il fondo del recinto:


Piegate le alette all’esterno e fissatele con del nastro adesivo:


Inserite la sagoma di polionda all’interno dei cubes:


Arredate il recinto, mettete lettiera, fieno e porcelli :D 







Spunti di riflessione per chi vuole ospitare un coniglio in casa:

Troppo spesso i cuccioli esposti -ad arte- nei negozi ci spingono a compiere acquisti in maniera sconsiderata.
Scegliamo il cucciolo, lo portiamo a casa...e poi?


Di seguito cercheremo, quindi, di sviluppare i punti salienti che devono essere presi in considerazione quando si vuole far entrare nelle nostre vite un animale:


- Dovete considerare se tutta la vostra famiglia è d'accordo:


Questo è fondamentale, soprattutto se non avete un'indipendenza economica.
Il coniglio è un animale impegnativo, che deve avere la stessa libertà di un gatto e tutti devono essere d'accordo su questa scelta di libertà.
Ci sono moltissimi casi di conigli che vengono tenuti chiusi in gabbia perché la mamma non vuole che sporchi a terra, la sorella non vuole che salga sul letto, il fratello magari ha paura che gli rosicchi i cavi del computer etc etc
Queste cose non devono succedere, quindi per prima cosa assicuratevi che tutti i componenti della vostra famiglia siano disponibili nel far vivere libero il coniglio per casa, o almeno in una grande stanza, nonostante tutti i danni che potrebbe combinare. Siate onesti e non indorate la pillola per convincerli a prendervi il coniglietto; l'unico che ne farà le spese in futuro sarà lui.


- Chiedetevi se avete i soldi necessari per mantenerlo:


Il coniglio non è un animale a bassa gestione, anzi.
Quindi se a casa vostra sapete già che spesso bisogna "tirare la cinghia" per pagare le bollette, sicuramente non si troveranno i soldi per pagare le cure mediche di base ( 50/100 euro l'anno per i vaccini più 100/250 euro per la sterilizzazione).
Non è questione di fare i conti in tasca alla gente e nemmeno un modo per dire che gli animali sono destinati solamente ad una fetta benestante della società, ma è impensabile sperare che un animale, con un'aspettativa di vita che si aggira intorno ai 10/12 anni, non contragga mai nessuna malattia o non si faccia mai male, ed è ancora più impensabile il fatto di lasciarlo morire perché non si possono affrontare le spese veterinarie; soprattutto se voi non lavorate e la decisione finale spetta a chi porta i soldi a casa.


Inoltre dovrete considerare le spese per la verdura quotidiana ed il fieno. Senza contare il costo del pellettato che, essendo assolutamente facoltativo, potrete anche escludere risparmiandoci un po' di soldini ( i mix di pellettato validi costano all'incirca sui 10 euro al chilo).


- Avete una casa a prova di coniglio?


Molto spesso questo dettaglio è trascurato ed i conigli passano molti mesi -quando va bene- in gabbia aspettando che la casa venga finalmente messa in sicurezza. Sistemare la casa, o la stanza, non è assolutamente una cosa costosa come vogliono far credere tante persone che, per comodità, adottano tale scusa per tenere chiuso il coniglio la notte o quando si è fuori casa.
Basterà comprare qualche copricavo per i fili che sono alla sua portata -si trovano in qualsiasi ferramenta e nei centri commerciali- alzare le piante d'appartamento, spesso tossiche, usando dei portavasi o semplicemente spostandole di posto, e per evitare che il coniglio entri in determinati luoghi si potranno usare dei cancelletti (che si trovano nei negozi di articoli per bambini o si possono creare fai-da-te) che vadano a bloccare l'accesso.
Sicuramente non sono dei lavori per i quali bisognerà chiamare una squadra di muratori, quindi l'unica cosa che servirà sarà la forza di volontà di tutta la famiglia ed una spesa sicuramente inferiore ai 50 euro!


- Argomento ferie:


Se siete una famiglia abituata a non fare le ferie, come la mia, il problema non si pone.
Ovunque voi vogliate spassarvela, l'Estate ci sarà sempre qualcuno in casa a badare ai pelosi.
Ma se invece fate parte di quella serie di fortunati che si fa qualche settimana di vacanza cosa succederà? Ci avete mai pensato?
Io abito insieme al mio fidanzato da tre anni e solo da due ho avuto criceti e coniglio in casa, quindi posso parlare per esperienza del prima e del dopo animali.


PRIMA: sceglievamo una meta e andavamo dove volevamo. Abbiamo anche preso l'aereo. Fine.


DOPO: adesso scegliamo solo alberghi che accettano gli animali (considerate il supplemento, di solito tra i 30/50 euro che spesso chiedono per sanificare la stanza a fine vacanza). Fortunatamente l'hotel dove andavamo nella fase 'prima dei pelosi' accetta animali, quindi abbiamo continuato a frequentare lo stesso posto, ma riuscire a conciliare il luogo dei vostri sogni con quello dove sono accettati gli animali spesso non è affatto facile.
Ovviamente, per non tenere il nostro coniglio chiuso in gabbia, ci siamo anche messi d'accordo con le gentilissime cameriere ai piani per l'orario delle pulizie, e questo ci "costringeva" a scendere in spiaggia dopo le 10 del mattino.
Le mete fuori dall'Italia sono bandite perché l'ipotesi aereo non è accettabile (e pochissime sono le compagnie che fanno salire animali!) inoltre le ore di macchina sarebbero troppo stressanti per loro.
Un'idea infallibile è quella di affittare un appartamento, in maniera tale che non siate costretti a seguire gli orari dell'albergo e possiare destreggiarvi al meglio con le necessità del vostro animale.


Ultima cosa ma non per importanza: chiedete sempre al vostro vet. di fiducia un valido nominativo di un collega specializzato nei dintorni di dove andrete in ferie; si spera non serva mai ma è sempre utile sapere a chi rivolgersi in caso di emergenza!

Il coniglio non è un animale per -tutti- i bambini

Per dividere la vita con gli animali ci vuole tanta passione, amore e dedizione; a maggior ragione se si decide di affiancarne uno al proprio figlio.
Bisogna essere certi di insegnargli a capirli e rispettarli sempre, di qualsiasi specie si tratti.


A parer mio, però, ci sono animali che si prestano più di altri alla tipica esuberanza infantile come ad esempio cani e gatti.


Si sa che la maggior parte dei bambini non possiede il dono della pazienza, che con un animale come il coniglio diventa indispensabile sia per la sua incolumità che per riuscire ad instaurare un ottimo rapporto.
Non è il tipico animale che vuole giocare con noi come un cucciolo, non è l'animale che si presta a farsi spupazzare come un peluches e non è nemmeno l'animale che    crea un rapporto di immediata fiducia nei confronti dell'uomo.


Questo potrebbe portare a due scelte del proprietario medio che decide di regalare sconsideratamente un coniglio al proprio figlio:

- fargli usare, letteralmente, il coniglio fino a che non gli si spezza qualche zampa o non va in blocco intestinale per il terrore (succede più spesso di quanto voi pensiate)
- constatare che il coniglio che non vuole essere preso in braccio graffia il proprio figlio (ricordiamoci che non possiedono unghie retrattili!) e quindi non permettere più al bambino di interagire con quest'ultimo.


Quindi se volete prendere un coniglio per il vostro bambino (e se lo adottate tanto meglio) preparatelo al fatto che dovrà avere molta pazienza, che dovrà essere delicato, dovrà rispettare gli orari del coniglietto e non dovrà assolutamente stressarlo o usarlo come una novità del momento per poi abbandonarlo a se stesso solo perché non può giocarci come con un cane.


Sono dell'idea che mettere in casa un animale in maniera responsabile farà crescere i vostri figli meravigliosamente diversi dalla maggior parte delle persone che esistono al mondo!

Legislatura Trachemys Scripta Elegans (tartaruga dalle orecchie rosse):

ll commercio delle tartarughe acquatiche della specie Trachemys è libero per le varianti Scripta scripta e scripta troosti.


La variante Trachemys scripta elegans è entrata a far parte degli animali elencati nell'Allegato B del Regolamento CE n° 338/97 del 18.12.2000 che ne vieta l'importazione nei paesi dell'Unione Europea (il divieto è stato esteso agli ibridi dal 24/10/2001 -regolamento CE 2087/2001 e successive applicazioni e modifiche-).


Tali provvedimenti sono stati presi a seguito dei frequenti casi di abbandono di Trachemys Scripta Elegans (che in realtà sono originarie del sud america). Questa specie è particolarmente aggressiva e negli anni  ha decimato la Tartaruga Palustre Europea (Emy Orbicularis).


Gli esemplari acquistati o ceduti prima di tale data sono esenti da autorizzazioni.


E' ancora possibile acquistare tartarughe dalle orecchie rosse a patto che siano nate in cattività all'interno dei paesi dell'U.E. e siano munite del verbale di denuncia  di nascita.


Per eventuali allevatori (anche amatoriali) è necessario compilare un apposito Registro (Dm 22/02/2001).


In sostanza: le tartarughe presenti prima del 18/12/2000 possono essere regolarmente tenute senza essere dichiarate mentre le nuove nascite a partire dal 18/12/2000 devono necessariamente essere provviste del verbale di denuncia di nascita.

Tartarughe di terra - cenni principali

La tartaruga di terra è un rettile che appartiene all'ordine delle testuggini.


Nelle prime ore della giornata prendono il sole; una volta preso il sole necessario si mettono alla ricerca di cibo.


Se rimangono al sole quando picchia sopra i 25° diventano apatiche, quindi cercano in tutti i modi di "proteggersi" scavando buche o mettendosi sotto piante basse.
Quando fa meno caldo riprendono tutte le attività. Sono molto longeve. Il clima a loro adatto è un inverno mite e un estate arida.


E' preferibile tenerle  in giardino per cercare di ricreare al meglio  il loro habitat naturale e per far si che si possano nutrire di erbe selvatiche.


Devono comunque essere seguite,avere acqua a disposizione e la loro alimentazione deve essere comunque integrata con verdura fresca.


IL LETARGO (più allestire un terrario)


Verso Ottobre le tartarughe smettono di mangiare e iniziano a interrarsi o ripararsi in luoghi protetti.


Verso Novembre/Dicembre cadono in letargo (la temperatura ideale del luogo dove loro hanno rifugio deve essere sui 5°,se è a 2° o a meno di 2°è pericoloso e può causare la morte della tartaruga: Altrettanto pericolose sono le temperature superiori ai 10°).


Se si vuole tenere l'animale attivo il clima deve essere abbastanza caldo per consentirle di continuare ad alimentarsi.
In questi casi bisogna tenerla in un terrario,con un punto riscaldato sui 28° e un punto più fresco sui 18°.


Il terrario adatto a ospitare una tartaruga dev'essere così organizzato: 


un substrato di 5 cm composto dal 40% di torba bionda di sfagno + il 40% di terriccio naturale ,privo di concimi e pesticidi,  + un 20% di sabbia di fiume.
Importante è una lampada UVB specifica per rettili necessaria per l'assunzione della vitamina D occorrente per fissare il calcio.


Il risveglio avviene in genere nel mese di Marzo. 


Se in quel periodo saranno nate delle tartarughine il mio consiglio è di prenderle e metterle in casa, dentro ad un recinto facilmente trasortabile in giardino nelle giornate di sole (avendo l'accortezza di lasciare più punti d'ombra per quando si saranno stancate) in quanto il letargo in età precoce può essere pericoloso, senza dimenticare il fatto che le tartarughe hanno molti nemici naturali che provengono anche dall'alto! 


Superato il primo anno trascorso in casa con l'arrivo dell'estate si può costruire una recinzione (coperta anche sopra x i volatili predatori) all'esterno per abituarle alla vita in giardino. 

L'ACCOPPIAMENTO:


Il corteggiamento inizia subito dopo il letargo da parte del maschio. In quanto animali longevi,le tartarughe raggiungono la maturià sessuale verso i 10 anni di vita.


Il tempo di incubazione dura 2/3 mesi e il sesso dei piccoli dipende dalla temperatura,se è inferiore ai 31° ci sarà una prevalenza di maschi,altrimenti di femmine.


Maschio o femmina? 


I maschi sono inferiori di taglia rispetto alle femmine.Posseggono una coda forte alla base lunga e robusta,mentre nella femmina la coda è piccola e corta.I maschi adulti presentano una concavità nel piastrone per facilitare la monta sul carapace della femmina, il piastrone delle femmine e degli esemplari giovani è invece piatto.


Alimentazione:


La cosa più giusta è lasciare che la tartaruga sia libera di cibarsi delle erbe selvatiche che crescono spontaneamente.
Se non c'è questa possibilità,bisogna darle alimenti con un simile valore nutrizionale.
La loro alimentazione dev'essere ricca di acqua,calcio,fibre e vitamine ma povera di proteine.


Deve essere composta al 90% da vegetali. Quelli commestibili sono: erbe di campo,dente di leone,trifoglio,ortica,timo,gelso,vite,insalata romana,radicchio,cicoria,cardi e fiori di ibico.
La loro dieta va però integrata due volte al mese con frutta,senza semi, e ortaggi.


Assolutamente da evitare: pane,riso,cibi per cani o gatti,banane,agrumi,legumi,latte e i suoi derivanti.


Se godono di una buona alimentazione non c'è bisogno di alcun tipo di integratore. E' consigliato non dargli integratori di calcio,ma lasciargli a disposizione  delle 'ossa di seppia' che sgranocchieranno quando ne avranno necessità.


L'utilizzo dei sensi:


Le tartarughe hanno una buona vista:distinguono forme, colori e anche persone. Hanno un senso dell'orientamento molto preciso.


Sono molto sensibili alle vibrazioni del suolo,ma non hanno un udito sviluppato. L'olfatto invece è buono e ha un importante ruolo nella ricerca del cibo e nella funzione sessuale.


LEGISLATURA:


La Testudo Hermanni (una delle tartarughe terrestri più comuni) è originaria del sud Europa quindi non è raro trovare delle t.h. in libertà.


Si tratta comunque di una SPECIE PROTETTA (vedi: appendice II CITES e in allegato A del Regolamento CE 2724/2000) e non può essere detenuta come animale domestico a meno che non si tratti di un esemplare  nato in cattività.


Anche in questo caso vi sono delle normative da rispettare.


La legge 150/92 ha reso obbligatorio denunciare il possesso di tutti gli esemplari agli uffici del Corpo forestale dello Stato-Servizio CITES ed ha fissato come ultima data per la denuncia il 31/12/1992.


Purtroppo chi non ha denunciato i propri esemplari entro tale data non può sanare la situazione del proprio animale.


Denunciare la testuggine ora equivale ad autodenunciarsi (la pena per la detenzione di un animale protetto prevede sanzioni molto salate!)!


Ogni nascita in cattività deve essere denunciata entro 10 giorni dall'evento con una comunicazione ufficiale al Corpo Forestale dello Stato - Servizio CITES della regione di riferimento.


I piccoli possono essere denunciati solo se i genitori sono stati a loro volta denunciati, in caso contrario non è possibile sanare né la situazione dei piccoli né quella dei genitori.


Lo stesso discorso è valido per la morte di un esemplare (deve essere comunicata entro 10 giorni dal decesso, ovviamente solo se l'esemplare è stato a suo tempo denunciato).


Vi sono precise normative anche riguardo la vendita o la cessione gratuita delle testuggini. In entrambi i casi è necessario inviare una richiesta al Servizio Certificazione CITES per ottenere la documentazione prevista dall'art. 8, par. 3, lett. d, del Reg. CE 338/97, ai fini dell'esenzione dei divieti imposti dallo stesso art. 8, par. 1.


La procedura prevede:


1) che venga fatta una richiesta alla commissione scientifica CITES specificando gli esemplari da cedere/ vendere;


2) che un funzionario CITES  effettui una visita per accertare la regolare posizione e numero degli animali e la corretta stabulazione degli stessi


3) che sia redatta una relazione sul metodo di allevamento


4) che la commissione scientifica valuti il tutto, rilasciando parere positivo


A questo punto viene rilasciato un certificato  CITES per ogni esemplare da vendere, purché:


- sia effettuato un versamento per ogni certificato  CITES


- sia adottato un metodo permanente di identificazione, che sia riconosciuto a livello internazionale (se la tartaruga ha un'età pari o superiore ai 5 anni e la lunghezza dei carapace supera i 10 cm si procede con l'applicazione di un microchip, se la tartaruga è più giovane o troppo piccola bastano delle foto di buona qualità del piastrone e del carapace) e che non dia problemi agli animali, in conformità al Capo VI del Reg. CE 939/97.


Se dovesse capitarvi di trovare una testudo hermanni in un luogo pubblico NON POTETE semplicemente portarla a casa con la scusa di "salvarla", dovete limitarvi ad allontanarla dai pericoli (per esempio la strada) e lasciarla libera nel suo ambiente naturale.

Scoiattolo Tamia - gestione e distinzione del sesso

Gli scoiattoli non sono animali facilmente addomesticabili.


E' difficile che uno scoiattolo salga sulle mani del padrone, se non per mordere o  prendere cibo; difficilmente si farà accarezzare e coccolare e bisogna fare particolarmente attenzione quando si apre la gabbia, poiché gli scoiattoli sono estremamente veloci ed una volta fuggiti è quasi impossibile riprenderli.


A questo proposito è consigliato acquistare casette con il fondo chiuso e l'entrata piccola, quando sarà il momento di pulire la gabbia basterà far entrare lo scoiattolo nella casetta e spostarlo in una gabbietta provvisoria.


Gli scoiattoli, inoltre, sono molto intelligenti, semplicemente osservando il padrone possono arrivare a capire come aprire la gabbia ed evadere. Nel caso si utilizzino gabbie con sportellini in metallo è consigliabile metterle in sicurezza, sistemando un moschettone aggiuntivo sulle aperture.


Se non si hanno spazi sufficientemente grandi è meglio evitare di prendere più di un esemplare perchè tendono ad azzuffarsi.


Durante l'inverno gli scoiattoli tenuti all'esterno cadono in letargo. Il letargo del Tamia è diverso dal letargo della maggior parte dei mammiferi; lo scoiattolo non accumula grasso corporeo e non passa l'Inverno dormendo ma accumula cibo nella tana e alterna periodi di sonno, da 5 a 8 giorni, a periodi di veglia durante le quali mangia e compie brevi escursioni all'esterno della tana.


Gli scoiattoli che vivono in casa non fanno un vero e proprio letargo ma durante i mesi invernali tendono a diventare meno attivi.

Ratti da compagnia - alimentazione

Il ratto è un animale onnivoro. Mangia quindi di tutto: dal mangime specifico per ratti (che non è il mangime per criceti) a verdura e frutta.
La cosa migliore è appunto acquistare un buon mangime, difficile da trovare nei negozi-ma facile da trovare online, da lasciare a disposizione nella ciotola. 


Le marche migliori sono Bunny e Oxbow. Ogni giorno nella dieta vanno integrate verdure miste e ogni tanto della frutta.Si può dare saltuariamente qualche crocchetta per cani o gatti e un pò di pasta e riso.
La frutta secca va data con moderazione e di rado essendo molto grassa. Usatela solo come premio.


ALIMENTI DA DARE QUOTIDIANAMENTE:


- Pasta cruda o cotta, meglio se integrale. Non ha controindicazioni, è preferibile evitare di darla condita con alimenti troppo grassi.
- Pane secco, non ha controindicazioni. Meglio ancora se integrale.
- Frutta fresca e verdura (cruda o cotta, anche se secondo noi è preferibile darla cruda in quanto la cottura elimina molte sostanze nutritive)
- Fieno e pellettato per ratti.


ALIMENTI DA OFFRIRE CON MODERAZIONE:


- Semi di girasole (troppo grassi)
- Frutta secca, noccioline, noci, arachidi etc 
- Formaggio
- Latte, può causare diarrea
- Uova


ALIMENTI DA EVITARE:


- Erbe aromatiche
- Agrumi

Ratti da compagnia- cenni preliminari e alloggio

I ratti, come anche mus musculus, gerbilli e cavie sono animali gregari. Questo significa che tenerne soltanto uno lo farà vivere male.
Basta prendere due cuccioli dello stesso sesso, onde evitare cucciolate, e la convivenza sarà pacifica quasi sicuramente. Piccoli litigi sono normalissimi e bisogna lasciarli fare.


I ratti si affezionano al padrone in modo sorprendente e tenerne soltanto uno diventa davvero complicato: morderà le sbarre,cercherà sempre il contatto con il padrone e spesso capita che vada in depressione.


Tenere due ratti quindi è molto meno impegnativo di quanto lo è tenerne soltanto uno.Anche chi ha un ratto che vive da solo può introdurne uno secondo in modo graduale.


La gabbia deve essere spaziosa e la cosa migliore è che sia sviluppata anche in altezza con i vari passaggi. E' importante non scendere sotto agli 80/90cm di lunghezza.
Dentro nella gabbia di due ratti è meglio che ci siano due tane anche se spesso dormiranno insieme è giusto che nei momenti di screzio ogni ratto abbia la possibilità di stare solo. Le ciotole è meglio che siano pesanti, ad esempio in ceramica, onde evitare che si possano ribaltare quando giocano. Mettete in gabbia anche delle cassettine igieniche, i ratti sono pulitissimi, soprattutto i maschi, e si abituano presto a fare i loro bisogni nella lettiera apposita.
Adorano le amache e consigliamo di farne una o due con un vostro indumento così si abituano anche al vostro odore personale, usate però un materiale resistente o più facilmente si trovano anche in commercio.
Potete mettere dentro anche una scatola di cartone da cambiare non appena la rovinano.


Per i ratti la gabbia è un punto di riferimento e una volta educati ci torneranno  per i loro bisogni quando li farete uscire per una passeggiata. Per esperienza personale possiamo dire che questi animali hanno bisogno di molto contatto con il padrone soprattutto, appunto, quando sono liberi in stanza, e le ore di libertà dovrebbero essere almeno 3.


Evitate pellet in pino o abete, a contatto con l'ammoniaca presente nelle urine rilasciano esalazioni nocive.

Come interagire con il proprio criceto

Per ottenere il massimo dal rapporto con il vostro criceto, in primis dovrà stare bene.
Un animale stressato, giustamente, non avrà voglia di instaurare nessun tipo di rapporto con voi!

I primi giorni sarà bene evitare di disturbare il piccolo, lasciategli 2/3 giorni per esplorare la nuova tana, i nuovi odori e rumori della sua nuova casa evitando di posizionare la gabbia in una stanza molto trafficata o vicino a tv e stereo ad alto volume. Evitate di mettere le mani nella gabbia, i criceti sono animali molto territoriali e mettere le mani nel loro territorio, senza avere un minimo di conoscenza reciproca, potrebbe causare qualche morsetto.

L'associazione che non fallisce mai è quella della nostra presenza con il cibo. Potrete mettervi fuori dalla gabbia, chiamarlo piano per nome (il criceto non riconosce il proprio nome, ma riconosce benissimo la voce del suo umano!) e aspettare che esca per offrirgli qualche goloso premietto, come un semino di girasole o un pinolino.

Personalmente io uso dei corn-flakes biologici senza zucchero,ne vanno letteralmente pazzi e con un paio di quelli la mattina sono riuscita a guadagnarmi la loro fiducia nel giro di poche settimane (li trovate nei reparti bio dei supermercati ad un costo ragionevole).

Un sintomo di sfiducia del vostro criceto è sicuramente quello di scappare non appena avverte la vostra presenza, sono prede e l'istinto di sopravvivenza si fa sentire, quindi quando accetterà di mangiare dalle vostre mani avrete già fatto un bel passo avanti.

Evitate di tirarlo fuori dalla casetta o dalla gabbia contro la sua volontà, se dovete pulire la gabbia è preferibile che lo facciate entrare in un tubo di cartone o in un bicchiere, per poi metterlo nel trasportino e provvedere a disinfettare la gabbia. Non prendetelo per la collottola o stringendolo sui fianchi, è sempre meglio creare una "conchetta" con le mani, ne sarà meno terrorizzato.



Un piccolo trucchetto: prima di offrirgli la carta per costruirsi la tana, sfregatevela addosso oppure tenela a contatto con la vostra pelle per un po' di tempo. Questo servirà ad abituare il criceto al vostro odore e potrete conquistarvi la sua fiducia in minor tempo!

Il criceto non è un animale aggressivo, ma può capitare che ogni tanto ci arrivi qualche morso, solitamente mordono per i soliti motivi; gabbia troppo piccola con conseguente stress dell'animale, tentativi di accarezzarlo all'improvviso mentre mangia o è impegnato in altre attività oppure quando si cerca di disturbarlo mentre dorme. Cercate sempre di evitare di avvicinare le mani velocemente e all'improvviso, è sempre meglio avvicinarsi lentamente e far si che riconosca il vostro odore prima di interagire con lui. Mi raccomando, per quanto male possa fare (resta comunque un piccolo roditore, non un leone!) evitate di fare bruschi scatti con la mano, il morso di un criceto non ha mai ucciso nessuno, ma rischiare di farlo cadere o sbattere da qualche parte sicuramente non gioverebbe alla sua salute! 

Criceti - alimentazione

L'alimentazione del criceto si suddivide in quattro parti:

- mangime mix: senza troppi elementi grassi, senza crocchette colorate
- verdura: circa 20 gr al giorno, lavata, asciugata e a temperatura ambiente
- frutta: un paio di volte la settimana, senza semi e a temperatura ambiente
- alimento proteico: una volta alla settimana circa


Mangime mix

Es. di un buon mix di semi commerciale.
Il mangime deve essere sempre disponibile per il nostro criceto. Per invogliare il movimento e stimolare la sua curiosità possiamo integrarne un cucchiaio ogni sera, spargendolo per la lettiera invece di metterlo nella ciotola. Un buon mix di semi non deve contenere semi di girasole, che potranno essere poi dati come premio a parte, ed elementi grassi come noci, noccioline, arachidi, frutta secca e simili. Non devono essere presenti crocchette dai colori accesi. Questo mangime è già integrato con le camole della farina essicate, che servono ad apportare le giuste proteine. Potrete creare un mix casalingo, vi consiglio questo articolo per ottenere tutte le informazioni.

Verdura:
Deve essere disponibile ogni giorno, preferendo la sera per distribuirla e bisogna cambiarla non appena inizia ad appassire. Comunque non oltre le 24h. 
Verdure da somministrare ogni giorno: tutte le insalate, piselli con baccello, carote, pomodori (senza parti verdi e semini), finocchio, cetrioli, sedano, peperoni (senza parti verdi e semini), zucca e zucchine
Verdure da evitare:  melanzane, patate, parti verdi di peperoni e pomodori, cavoli, cavolfiori, asparagi (rendono l'urina maleodorante), foglie di gelso (sono astringenti), barbabietole (rendono l'urina rossastra), aglio e cipolla.

Frutta:
Si può somministrare fino a due volte la settimana. I criceti sono animali soggetti al diabete e siccome la frutta è molto zuccherina è bene non abbondare. Evitate la buccia, i semi e i noccioli dei frutti.
Frutta consigliata: mele, pere, ciliegie, albicocche, uva, fragole, mandarini, prugne, pesche, melone, anguria, frutti di bosco, arancia, banana, fichi, pompelmo.

Alimento proteico:
Circa una volta alla settimana il criceto necessita di alimenti contenenti proteine. Se non avete un mangime mix che contenga già tutto potrete inserire nella sua dieta (tutti gli alimenti sono da considerarsi senza sale e condimenti):
pollo bollito, uovo sodo, crocchette per gatti a basso contenuto di grassi e di buona qualità, tofu al naturale, camole della farina.

Vi ricordiamo che le mamme in gravidanza/allattamento hanno un bisogno maggiore di alimenti proteici.

Alimenti da evitare assolutamente: cioccolato, snack per roditori, merendine, patatine, tutti i cibi unti e/o zuccherati.

Criceti - habitat e gestione

Le dimensioni minime della gabbia per garantire il benessere dei criceti nani sono 60x40 cm.  Per i criceti dorati invece sono 75x45 cm.  I criceti roborovski pur essendo i criceti più piccoli, quindi considerati come nani, sono molto più attivi degli altri e la gabbia sarebbe meglio prenderla più grande possibile partendo dai 75cm in su. 


Consigliamo gabbie in plexiglass perchè i criceti tendono ad arrampicarsi rischiando di farsi male alle zampine. Il fondo della gabbia deve essere pieno e non a grate per evitare lesioni alle zampe.
Per i criceti nani sono consigliate le gabbie con tunnel.


Nella gabbia devono essere presenti:


- due ciotole: una per il mangime secco ed una per le verdure
- beverino a goccia o a sifone: evitate le ciotole perchè i cuccioli più piccoli possono cadervi e annegare; inoltre sono anti igieniche, l'acqua spesso si sporca o il criceto si bagna rischiando di ammalarsi.
- ruota : importantissima per l'attività fisica del criceto. La ruota ideale ha il fondo pieno e un diametro di 20 cm che permette al criceto di correre senza inarcare troppo la spina dorsale. Evitate di comprare ruote troppo economiche perché tendono a stridere e sono da oliare spesso. Le ruote migliori sono la Karlie Wonderland Bogie Wheel e la Wodent Wheel.
- casette e tane: d'estate sono consigliati tane e rifugi in ceramica (vanno bene anche dei brucia essenze) durante l'inverno vanno bene delle comunissime casette in plastica.
- materiale per creare il nido: in commercio si trovano diversi tipi di materiale lanuginoso adatti ai roditori. In realtà questi materiali sono sconsigliatissimi dagli esperti. I filamenti del cotone possono attorcigliarsi intorno alle zampine dei criceti strozzando le vene e portando alla cancrena dell'arto (l'unica soluzione è l'amputazione) inoltre i criceti trasportano il materiale per il nido nelle tasche guanciali, i filamenti di cotone si appiccicano alle tasche e possono generare ascessi e infezioni. Quindi no al cotone! Il materiale ottimale per il nido è semplice carta assorbente bianca e inodore.


La lettiera consigliata è il tutolo di mais non profumato e depolverizzato. In commercio si trova spesso tutolo di mais aromatizzato al limone, è da evitare in quanto l'odore infastidisce il criceto (nel caso l'abbiate già acquistato basta lasciare il pacco aperto per un paio di giorni in modo da far evaporare l'odore). Altre lettiere adatte sono quella di canapa e lino. 


La gabbia va pulita e disinfettata almeno una volta a settimana.


E' bene far uscire il criceto almeno una volta al giorno per un'oretta per permettergli di sgranchirsi le zampe, di curiosare per casa (sempre sotto strettissima sorveglianza) e di stare vicino al proprio padrone. Non tutti i criceti però gradiscono le uscite è quindi importante che abbiano il libero accesso alla rispettiva gabbia nel caso volessero rientrare.

Criceto - scelta dell'esemplare

Premettendo che il carattere del criceto non dipende dalla razza, ci sono comunque specie più inclini a farsi maneggiare.






Il criceto per eccellenza è il winter white, solitamente sono la specie consigliata a chi non ha esperienza perchè tendono ad essere più buoni.






Il criceto roborovski spesso viene definito schivo ma è solamente più veloce rispetto alle altre specie ed è difficile afferrarlo contro la sua volontà.






Il criceto dorato è abbastanza facile da maneggiare ma essendo di grandi dimensioni il rischio di morsi dolorosi è maggiore.


Spesso nei negozi vengono venduti cuccioli di criceto tenuti in pessime condizioni, tolti alla madre con troppo anticipo o  con parassiti cutanei o intestinali che portano il criceto alla morte pochi giorni dopo l'arrivo a casa.


Se decidete di acquistare il criceto recatevi al negozio nel tardo pomeriggio (verso il tramonto i criceti cominciano ad essere più attivi). Scegliete l'animale che vi sembra più sveglio, che si sporge ad osservarvi quando vi avvicinate alla teca. Controllate che il cricio non abbia zone di pelle visibili, che gli occhi siano vispi e che cammini senza difficoltà.


NON PRENDETE MAI COPPIE A SESSO MISTO! I criceti si riproducono di continuo, nel giro di pochi mesi vi trovereste con una vera e propria colonia di esemplari!


La scelta più consigliata è sicuramente l'adozione presso un'associazione di volontariato. Associazioni come AAE ( Associazione Animali Esotici ) o AIC (Associazione Italiana Criceti ) contribuiscono a recuperare criceti maltrattati o abbandonati, li curano quando necessario e cercano nuove famiglie che se ne prendano cura.

Gerbilli - comportamento

Come già detto i gerbilli sono animali sociali/gregari ed interagiscono tra loro con diversi suoni (fischi, cinguettii) o con comportamenti ben precisi.

Alcuni comportamenti comuni sono:

- grooming (due gerbilli si puliscono tra loro, è sintomo di tranquillità)
- leccatine sul muso del compagno/a (è una specie di saluto)
- un gerbillo si sdraia di fronte ad un compagno (invito al gioco)
- il gerbillo annusa ed "assaggia" tutto ciò che lo circonda (curiosità)
- il gerbillo batte le zampe posteriori (se è la vedetta a battere le zampe è segnale di pericolo, altrimenti è segnale di eccitazione)

Se possedete più di due gerbilli controllate che non abbiano zone di pelo rasato (solitamente dietro le orecchie). Solitamente i gerbilli dominanti rasano i membri più deboli del gruppo.

Se più di un gerbillo viene rasato non dovrebbero esserci problemi ma se solo uno dei gerbilli presenta zone in cui il pelo è più corto è probabile che il resto del gruppo lo consideri debole e lo isoli impedendogli di mangiare o attacandolo di frequente.

Nonostante siano animali gregari sono anche estremamente aggressivi con altri esemplari che non fanno parte del loro gruppo. Se vi fosse la necessità di inserire un nuovo esemplare è necessario procurarsi un divisorio da inserire nel gerbillario. I gerbilli dovranno prima imparare a conoscere i reciproci odori attraverso il divisorio.

Dopo qualche giorno si può tentare un incontro in un luogo neutro e valutare la situazione. Se i gerbilli giocano tra loro e non danno segni d'aggressività si possono inserire nello stesso ambiente altrimenti è necessario un altro periodo di separazione.

Invece di acquistare i gerbilli in negozio è sempre consigliato chiedere alle associazioni di volontariato se vi sono animali in cerca di casa, altrimenti si possono trovare molti cuccioli in regalo nel forum gerbillo.com

Gerbilli - alimentazione

Il gerbillo è un animale onnivoro e ogni esemplare consuma in media 12/15 gr di cibo al giorno.

- mangime mix (le marche migliori non contengono semi di girasole o componenti colorati).

Ok le marche: Bunny (a mio parere il migliore in assoluto), Vitakraft, Gimborn, Versele laga.

- verdura (circa 10 gr al giorno per una coppia di esemplari, lavata, asciugata ed a temperatura ambiente).

Da somministrare ogni giorno: Asparagi, Broccoli, Carote, Zucchine, Cavolfiore, Zucca, Spinaci, Erba medica (sia secca che fresca, ottima per gerbille gravide), Mela, Pera, Piselli, Finocchio, Insalate (quelle meno ricche di acqua)

No alle melanzane, patate, parti verdi di peperoni e pomodori, cavoli (rendono l'urina maleodorante), foglie di gelso (sono astringenti), barbabietole (rendono l'urina rossastra).

- alimento proteico (formaggio, pollo bollito, uovo sodo o una crocchetta per gatti a basso contenuto di grassi e di buona qualità). Sono molto graditi anche insetti come camole del miele o della farina.

Si possono integrare altri alimenti ad uso umano come pane integrale, pasta, pop corn (non salati o zuccherati), riso soffiato e con moderazione noccioline e semi di girasole.

I gerbilli inoltre praticano la coprofagia, ovvero mangiano parte dei loro escrementi per assorbire alcune vitamine che altrimenti verrebbero perse con le feci.

Gerbilli - habitat

I gerbilli sono animali molto attivi e vivaci, hanno bisogno di parecchio spazio per potersi muovere, costruire tane e nascondigli per il cibo.

Le misure minime consigliate da siti esperti sono 60x40x30 per una coppia di gerbilli, per quella che è la mia esperienza consiglio uno spazio di almeno 75x45 cm (meglio se con ripiani)

Sono sconsigliate le gabbie a grate perchè i gerbilli amano scavare e tendono a spargere lettiera ovunque. Le gabbie in plexiglass vanno bene ma bisogna inoltre tener conto che i gerbilli hanno incisivi molto forti e tendono a rodere le parti in plastica delle gabbie, è quindi necessario controllare periodicamente che non vi siano buchi nella plastica.

L'habitat ideale è un terrario in vetro (che può essere ricavato da un vecchio acquario) chiuso nella parte superiore da rete metallica a maglia stretta (del tipo utilizzato per costruire pollai).

Non pensate che l'altezza del terrario basti a scoraggiare i tentativi di fuga, i gerbilli sono ottimi saltatori.

Nell'habitat ideale per una coppia di gerbilli devono essere presenti:

- beverino (a goccia o a sifone, evitate le ciotole perchè l'acqua si sporcherebbe subito)
- due ciotole (una per il mangime secco ed una per la verdura)
- tubi in cartone o in plastica, ripiani, dislivelli, altalene ma anche barattoli in vetro (sono perfetti per i gerbilli che amano nascondere le provviste e creare nuove tane)
- un grosso sasso (che i gerbilli useranno sia come postazione di vedetta che per limarsi le unghie)
- rami in legno su cui arrampicarsi e da rosicchiare
- casette (una per esemplare, è probabile che la coppia dorma nella stessa casetta e usi la seconda come dispensa per il cibo)
- un contenitore con sabbia per cincillà (in natura i gerbilli si rotolano nella sabbia per eliminare il sebo in eccesso dal pelo, la sabbia per cincillà ha la stessa funzione)

La lettiera del gerbillario può essere costituita da tutolo di mais depolverizzato e non aromatizzato o da pellet per stufe (meglio se in faggio).
E' necessario integrare del fieno che i gerbilli consumeranno come pasto o useranno come materiale per il nido.
La pulizia del gerbillario può essere effettuata ogni 3 settimane. I gerbilli producono quantità scarse d'urina e le loro feci non hanno odore quindi la lettiera si mantiene abbastanza pulita per lunghi periodi.
Inoltre essendo abili costruttori creano tane "sotterranee" collegate da cunicoli che vengono inevitabilmente distrutti con il cambio della lettiera.

Gerbilli - cenni preliminari

E' importante sapere che i gerbilli sono animali estremamente gregari, per vivere bene hanno bisogno di un compagno dello stesso sesso (mai prendere coppie miste perché sono incredibilmente prolifici).

I maschi in genere sono più docili e, se si dispone di spazi adeguati si possono creare grandi colonie anche di 4/5 esemplari. Le femmine invece tendono ad avere caratteri dominanti ed è sempre meglio limitare la colonia a due esemplari.

In caso di esemplari con caratteri aggressivi (solitamente si tratta di femmine) si consiglia di formare una coppia mista castrando il maschio.

I gerbilli sono animali diurni quindi il periodo di attività corrisponde con il nostro (a differenza di criceti, cavie e conigli). Sono animali vivaci ed intelligenti ma prima di poter essere maneggiati è necessario instaurare un profondo rapporto di fiducia.

Cavie - gabbia e recinto

Le cavie (o porcellini d'India) sono animaletti adorabili ma non proprio dediti alla pulizia. Il loro habitat dev'essere spazioso e soprattutto facile da pulire.

Lo spazio minimo che solitamente viene consigliato per due cavie è 100x70 ma è consigliabile lasciare qualche ora di libertà alle cavie per potersi sgranchire le zampe curiosando in giro. Purtroppo, come già detto in altri articoli, le cavie sono animali estremamente timidi e paurosi, alcuni esemplari si spaventano se costretti a lasciare il loro rifugio per girare per casa, in questo caso mettere a disposizione della cavia la stessa casetta che usa in gabbia per consentirle di nascondersi e di sentirsi al sicuro.

Il recinto di Ciccio e Nocciolino creato con i cubes
Per quanto riguarda l'allestimento della gabbia sono sconsigliate le gabbie con ripiani. Le cavie non sono abili saltatrici quanto i conigli, hanno zampette corte e delicate che non permettono di fare grandi balzi quindi nella maggior parte dei casi i ripiani sono del tutto inutili. Inoltre non avendo una vista particolarmente sviluppata c'è pericolo che cadano dal ripiano rischiando di farsi male.

La soluzione ideale secondo noi è creare un recinto costituito da un solo piano, visto che è difficile trovare in commercio recinti ampi potete realizzarlo su misura utilizzando cubes e polionda (clicca qui per il tutorial). Da evitare invece le gabbie in plexiglass perché non garantiscono l'aerazione necessaria (vanno benissimo invece per animaletti più piccoli come ad esempio i criceti).

Per quanto riguarda l'arredamento del recinto occorrono: casette, beverino, ciotole, portafieno (facoltativo) e qualche giochino.

Servono tante casette quante sono le cavie ospitate, in modo che ogni esemplare possa avere un suo spazio in cui riposare, ma scegliete casette abbastanza grandi da poter ospitare tutte le cavie contemporaneamente. Spesso, soprattutto durante i primi giorni nella nuova dimora, le cavie preferiscono rifugiarsi tutte insieme nella stessa casetta è quindi importante che vi sia spazio sufficiente.
Le casette devono essere naturalmente senza fondo ed è meglio che siano in plastica. La plastica è più semplice da pulire e igienizzare rispetto alle casette in legno (le parti a contatto con il fondo si impregnerebbero d'urina, dopo pochi mesi vi ritrovereste a dover buttare la casetta per sostituirla).

Nocciolino in una casetta
decisamente troppo piccola

Il beverino può essere a goccia o a sifone. Personalmente consiglio il beverino a sifone, una delle mie cavie mordendo il beverino a goccia per gioco (è un comportamento comune purtroppo) si è rotta gli incisivi che da allora sono ricresciuti storti e necessitano di continui interventi veterinari. Con il beverino a sifone si evitano questi inconvenienti.

Le ciotole possono essere in plastica dura o in ceramica. Vi raccomandiamo di scegliere ciotole basse in modo che la cavia arrivi facilmente alla verdura. Potete anche utilizzare dei normalissimi piatti in ceramica, vanno più che bene. L'importante è che le ciotole-piatti siano in materiale duro per evitare che la cavia li rosicchi.

Il portafieno è invece facoltativo, le mie cavie ad esempio preferiscono che il fieno sia poggiato a terra, ci giocano (cercano di infilarsi sotto al fieno) e spesso vi dormono sopra. Ovviamente se decidete di fare a meno del portafieno dovrete cambiare spessissimo il fieno perché purtroppo le cavie tendono a sporcarlo.

Molto spesso si sconsiglia di inserire giochi nel recinto delle cavie, la maggior parte delle persone sostiene che non servano a nulla. Per quella che è la mia esperienza posso assicurare che invece alcune cavie amano avere qualche giochino a disposizione. Potete lasciare legnetti e corde rosicchiabili, palline in luffa o palline in plastica dura con sonagli (uno dei miei caviotti amava giocare con la pallina spingendola con il muso facendo suonare il campanellino all'interno). Altri giochini molto apprezzati sono le palline formate da rami che possano contenere all'interno qualche leccornia, la cavia passerà il tempo rosicchiando i rametti per arrivare al premio.

E' possibile lasciare alle cavie anche delle cuccette morbide su cui riposare. Solitamente non le rosicchiano ma è sempre meglio tenerle d'occhio. In ogni caso rassegnatevi a lavare di continuo le cucce in quanto spesso le cavie sporcano nello stesso punto in cui dormono.
Ciccio e la sua adorata cuccetta 


Il substrato da utilizzare dev'essere morbido per evitare lesioni alle zampe (che nelle cavie sono nude e prive di pelo, quindi molto delicate) ma deve avere anche una buona capacità assorbente. Se decidete di usare un fondo in pellettato (da stufa, specifico per animali o di paglia) dovrete coprirlo con uno spesso strato di fieno per renderlo morbido, in alternativa potete usare le lettiere in carta riciclata (la marca Carefresh va benissimo) o trucioli in legno depolverizzati o ancora traversine per cuccioli (in questo caso sappiate che vanno cambiate ogni giorno).
Il cambio gabbia va effettuato almeno una volta a settimana (nel mio caso preferisco disinfettare tutto un paio di volte alla settimana, regolatevi in base al comportamento delle vostre cavie). Non utilizzate lettiere a base di conifere (contengono resine tossiche) o lettiere a base d'argilla (solitamente vendute per i gatti) poiché sono estremamente tossiche se ingerite.

La gabbia/recinto va posizionata in un luogo fresco ma privo di spifferi. Per i primi tempi vi consigliamo di sistemare le cavie in una stanza che sia più tranquilla possibile in modo da permettere agli animali di abituarsi a voi e agli odori della nuova casa senza traumi. Quando saranno più tranquille potrete spostarle ad esempio in soggiorno o in una stanza più frequentata. Non lasciate mai le cavie in gabbia all'esterno durante l'estate o quanto meno controllate che non siano esposte al sole o a temperature più alte di 26° perché purtroppo il rischio che subiscano un colpo di calore è alto.
 
Nei prossimi articoli vi spiegheremo quali accorgimenti attuare per tenere le caviette libere per casa o in giardino.

Buona lettura! 

Cavie - alimentazione

La cavia, proprio come il coniglio, è un erbivoro stretto. La sua alimentazione si basa su verdure, poca frutta e fieno sempre abbondante.


La maggior parte dei mangimi mix venduti nei negozi per animali sono totalmente inadatti all'apparato digerente della cavia e non aiutano la limatura naturale dei denti causando gravi problemi come malocclusioni o blocchi intestinali e favoriscono l'obesità dell'animale.


L'alimentazione corretta di un porcellino d'india (cavia) tenuto in cattività è:


- fieno (sempre disponibile, verde e profumato, favorisce la limatura dei denti e la regolare attività intestinale delle cavie)
- verdure (circa 100/150 gr per ogni kg di peso, lavate, asciugate ed a temperatura ambiente)
- frutta (poca e solo due volte a settimana perchè ricca di zuccheri e favorisce l'obesità)
- pellet d'erbe pressate (non indispensabile e mai più di un cucchiaio da cucina al giorno)
- somministrazione di vitamina C (importantissima! Va integrata con verdure che ne sono particolarmente ricche o con integratori consigliati da un veterinario esperto in esotici).


Se avete appena comprato o adottato una cavia alimentata a mangimi mix è importante cambiare le sue abituadini alimentari con gradualità.


Innanzitutto sostituite il prima possibile il mangime mix con un buon pellet d'erbe pressate (marche consigliate: Oxbow e Bunny). Lasciate sempre disponibile una ciotolina di mangime mix miscelato con del pellet (diminuite le quantità di mix nei giorni successivi fino ad eliminarlo del tutto), tantissimo fieno e dell'acqua fresca (mai fredda). Quando, dopo qualche giorno, la cavia si sarà abituato al nuovo pellet potrete procedere con l'inserimento delle prime verdure.
L'inserimento delle verdure dev'essere effettuato in modo molto graduale per evitare scompensi intestinali.


E' preferibile cominciare l'inserimento da verdure asciutte come le foglie di sedano o le cime di finocchio. Lasciate passare due o tre giorni tra l'inserimento di una verdura e l'altra per dare la possibilità al porcellino di abituarsi ai nuovi cibi.


Dopo qualche giorno potete inserire i gambi di sedano o il finocchio vero e proprio e poi procedere con l'inserimento del resto delle verdure.


Come già detto le verdure sono importantissime per il mantenimento delle cavie in cattività perchè fanno le veci dell'erba fresca, mantengono l'equilibrio intestinale e favoriscono la limatura dei denti.


Le verdure adatte ai porcellini d'india possono essere divise in 2 categorie: verdure da dare ogni giorno e verdure da somministrare con parsimonia.


Verdure da dare ogni giorno:


- sedano
- finocchio
- catalogna
- tutte le insalate amare (cicoria, indivie, radicchi, catalogna, belga, scarola, ecc)
- peperoni (solo rossi e gialli, facendo attenzione ad eliminare i semi e le parti verdi. RICCHI DI VITAMINA C )
- zucca (eliminando i semi)
- zucchine (solitamente poco apprezzate)


Verdure da somministrare saltuariamente:


- carote (da non dare troppo spesso, contengono troppi zuccheri e sono eccessivamente pesanti per il fegato)
- alfalfa o erba medica (ricca di ossalati di calcio, è consigliata per i cuccioli, per le cavie gravide o in allattamento ma per gli altri esemplari è da dare con parsimonia)
- basilico (ricco di ossalati di calcio)
- coste (ricche di ossalati di calcio)
- broccoli (ricco di ossalati di calcio. Causano fermentazione e gas intestinali - RICCHI DI VITAMINA C)
- cavoli e cavolfiori (ricchi di ossalati di calcio. Causano fermentazione e gas intestinali)
- cime di carota (ricche di ossalati di calcio)
- menta (ricca di ossalati di calcio)
- prezzemolo (ricco di ossalati di calcio)
- rape (ricche di ossalati di calcio)
- ravanelli (ricchi di ossalati di calcio)
- rucola (ricca di ossalati di calcio)
- spinaci (ricchi di ossalati di calcio)
- tarassaco (ricco di ossalati di calcio- RICCO DI VITAMINA C)
- trifoglio (ricco di ossalati di calcio)
- verza (ricca di ossalati di calcio)
- cetriolo (ricco d'acqua, in conigli non abituati può causare diarrea)
- pomodoro (ricco d'acqua, in cavie non abituate può causare diarrea. Non somministrare le parti verdi. RICCHI DI VITAMINA C)
- lattughe, in particolare l'Iceberg (sono zuccherine e ricche d'acqua, in cavie non abituate può causare diarrea. Causa fermentazione e gas intestinali)
- verze (causano fermentazione e gas intestinali)


Nell'alimentazione della cavia può essere inserita anche della frutta fresca ma in piccole quantità e solo due volte alla settimana.


I semi ed i noccioli vanno eliminati perchè contengono sostanze tossiche.


Frutta commestibile:


- ananas
- arancia
- anguria
- banana
- ciliegie (senza nocciolo)
- fragole
- mandarino
- mela (senza semi)
- melone
- mirtilli
- pera (senza semi)
- pesca (senza nocciolo)
- kiwi giallo (RICCHI DI VITAMINA C)
- uva (senza semi)


Spesso sentiamo dire che il pane secco aiuta la limatura dei denti. Questa credenza è del tutto errata.


Il pane secco oltre a causare blocchi intestinali, si scioglie e si impasta con la saliva quindi è totalmente inutile per la limatura dei denti.
I denti vengono limati grazie ai cristalli di silice contenuti nell'erba fresca ed alla masticazione prolungata che comportano fieno e verdure.


Altri alimenti da evitare sono:


- aglio e cipolle (contengono sostanze tossiche per i reni)
- legumi
- melanzane (contengono solanina che è tossica)
- patate, nemmeno la pianta e foglie (contengono troppo amido, inoltre la pianta è una solanacea e contiene solanina)
- funghi
- verdure cotte o surgelate
- latte, latticini, carne e tutti i derivati animali (provocano problemi a reni e fegato)
- pane, pasta e cereali (provocano blocchi e altri problemi intestinali)
- snack per roditori e conigli (contengono miele, semi e frutta disidratata)
- cioccolato (è tossico)

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