Criceti - riconoscere il sesso

Riconoscere il sesso dei criceti è molto più semplice di quello che si possa pensare.
Girate delicatamente il criceto a pancia all'aria oppure spostatelo in una ciotola di vetro trasparente e controllate i genitali; 

Maschio
le femmine hanno una distanza ano/genitali di pochissimi millimetri, mentre nel maschio distano un centimetro. Questo è un valido metodo per riconoscere il sesso in criceti di tutte le età. Negli adulti, il maschio si può riconoscere anche dal rigonfiamento dei testicoli, in special modo nel criceto Dorato ed in quello Cinese.

La ruota, tra mito e realtà:

Cerchiamo di capire insieme perché, effettivamente, la ruota è uno strumento che non deve mancare mai nelle gabbie dei nostri piccoli amici.


Leggenda metropolitana numero uno: 'la ruota fa impazzire i criceti'


Il criceto, in natura, è un simpatico roditore che percorre ogni notte svariati km in cerca di cibo.
Converrete con noi che le piccole dimensioni della gabbia (che la maggior parte delle volte misura molto meno dei tanto decantati 60*40cm) non 


permettono al criceto tutta questa libertà, di conseguenza la ruota non deve essere vista come un gioco ma come una vera a propria necessità che 


gli permetterà di fare movimento, rimanere in 'linea' e scaricare lo stress accumulato.


E' possibile che in caso di gabbie di discrete e grandi dimensioni la ruota venga utilizzata meno, soprattutto se possiedono un fondo alto almeno 10 


centimetri da riempire di lettiera e fieno (ricordiamoci che sono ottimi scavatori e in natura vivono in tane sotterranee!). Anche in questo caso 


comunque la ruota va lasciata sempre a disposizione.


Leggenda metropolitana numero due: 'tutte le ruote vanno bene'


Fino a qualche anno fa tutte le ruote in vendita erano a raggi.
Fortunatamente si è scoperto che sono molto pericolose; i criceti correndo possono impigliarsi con le zampette e rompersele, addirittura ci sono casi 


di automutilazione per liberarsi dalla prigionia (l'istinto di sopravvivenza della preda ha sempre la meglio!).
Purtroppo esistono ancora alcuni negozianti balordi che le mettono in vendita, sta a noi optare sempre per quelle più sicure!
Un altro fattore da non sottovalutare è l'ampiezza della ruota; ruote troppo piccole fanno inarcare la schiena del criceto rovinandone la colonna 


vertebrale. Sono perfette le ruote dai 20cm in su.


MAI utilizzare le ruote dei trasportini!


Leggenda metropolitana numero tre: 'la ruota di notte fa rumore, la stacco e la rimetto domani mattina'


E' risaputo che i criceti sono animali notturni, con rari momenti di attività diurna, giusto il tempo di riempirsi le tasche e tornare a dormire.
Togliere la ruota di notte e rimetterla di giorno è non solo inutile ma anche dannoso per il vostro amico.
Esistono oramai a pochi euro delle ruote in legno che emettono un leggerissimo sibilo, quasi impercettibile (e lo dico io che ho il sonno leggerissimo!). 


Il trucco ovviamente sta nel NON mettere la ruota su un ripiano in plastica, altrimenti i criceti più energici, come il mio, la faranno sobbalzare tutto il 


tempo e l'effetto 'terremoto' sarà assicurato! Se optate per la classica ruota in plastica potrete oliare periodicamente il perno, in maniera tale che 


smetta di cigolare. In ultimo, se proprio non riuscite a dormire, potrete alloggiare l'intera gabbia in una stanza tranquilla e senza pericoli (leggi 


gatti/cani/furetti etc) in maniera tale da non sentirlo srotellare.

Coniglio - leggende metropolitane

Il coniglio vive bene nella sua gabbia:

Falso. E' un animale che necessita di moltissimo movimento e la prigionia in gabbia lo porta a contrarre 
numerose patologie fisiche (pododermatiti, obesità, blocchi intestinali, atrofia degli arti etc) e mentali come 
stress, depressione, aggressività. Il coniglio deve essere visto alla pari del gatto, quindi deve usare la sua 
gabbia solo come toilette o un rifugio dove ripararsi quando non vuole essere disturbato. Rigorosamente con lo sportello sempre aperto.

Se il negozio vende mangimi con semi significa che vanno bene:

Falso. Alla maggior parte dei negozi interessano solo le entrate ed, ahimè, alla maggior parte dei proprietari interessa solo risparmiare, quindi perché rifornirsi di fieni e pellet da 12 euro al chilo quando si sa già che la maggior parte resterà invenduta? Inoltre i mangimi mix di semi sono consentiti esclusivamente per il fatto che il coniglio è considerato solo un animale da macello, quindi l'alimentazione di base è creata ad artem per l'ingrasso. In realtà questi mix di mangimi e tutti gli snack sono solo bombe caloriche che danneggeranno, con il tempo, la salute dei nostri animali.

Il coniglio puzza:

Questa è la classica frase che possono affermare solo persone che non hanno gestito correttamemente il loro animale. l coniglio è una preda e come tale non emana alcun odore, ne andrebbe della loro sopravvivenza. Ovviamente le urine non profumano di rosa (come quelle dei cani, dei gatti e anche di noi umani!), anzi, contenendo molta ammoniaca hanno un odore particolarmente forte ma permettendo al coniglio di entrare/uscire dalla gabbia in completa autonomia e cambiando la lettiera a giorni alterni questo problema non si presenterà.

Il coniglio di allevamento non può essere 'da compagnia':

E' bene ribadire una volta per tutte che tra il dolce coniglietto di un chilo al negozio e quello di tre chili chesta per finire ammazzato non c'è alcuna differenza. Entrambi si affezionano al loro umano, entrambi si godono le coccole, tutti e due amano crogiolarsi in giardino in una tiepida giornata di Primavera. Sono identici, cambia solo la stazza. 
Molte persone trovano un gatto di tre chili un "gattino" mente un coniglio di 1,5kg un coniglio troppo 
cresciuto. Questo perché siamo abituati a vedere nei negozi cuccioli di appena un mese, spesso malaticci e quindi molto piccoli e molto magri...i conigli nani sono frutto della manipolazione dell'uomo per accontantare la nostra voglia di cucciolo. Inoltre un coniglio XXL ha meno problemi di malocclusione dentale (avendo più spazio tra denti/palato), è più facile da maneggiare nel caso di almentazione forzata, medicine etc e se deve essere operato, che sia sterilizzazione o altro, il veterinario si troverà meno in difficoltà viste le dimensioni maggiori.

Il coniglio è un animale di facile gestione:

Purtroppo non è né di facile gestione, tantomeno è un animale economico.
Come acquisto iniziale necessita di una lettiera, o di una gabbia che serva solo a tale scopo, del fieno 
adeguato, del pellettato (facoltativo e solo di ottima marca, senza semi, cereali, sottoprodotti e con una fibra pari almeno al 18%), del fondo assorbente, spazzola, tronchesino per le unghie, la verdura settimanale, qualche cuccia e tappeti morbidi da sistemare stragegicamente nei luoghi dove ama riposare (a patto che non li rosicchi!), ...e poi ci sono i vaccini semestrali, la sterilizzazione/castrazione e tutte le visite impreviste che in 10/12 anni di aspettativa di vita del coniglio capiteranno quasi sicuramente.
Inoltre bisogna anche mettere in conto i danni che potrebbe causare, soprattutto nel primo anno di vita, a tutto ciò che di rosicchiabile esista in casa, e quindi caricabatterie da ri comprare, piumini da rammendare, scarpe o borse da buttare...tutte cose per le quali non si può rimediare chiudendo il coniglio in gabbia!

Il coniglio vive bene,da solo, all'esterno:

Non è la verità assoluta ma spesso i conigli lasciati a vivere nei giardini non sono tenuti sotto controllo come quelli che vivono a stretto contatto con noi. Sono animali molto delicati e non possiamo accorgerci di ogni minimo cambiamento nel loro comportamento se, per relazionarci con loro, dobbiamo essere noi ad uscire di casa appositamente. Inoltre sono esposti a sbalzi climatici, intemperie, insetti e quant'altro. 
I conigli sono animali sociali, quindi se proprio non vogliamo farlo vivere in casa, è obbligatorio formare una coppia sterilizzata (la coppia maschio femmina è quella che da meno problemi di convivenza, soprattutto se è la femmina ad essere inserita nel territorio del maschio) altrimento soffrirà moltissimo la solitudine.

Per evitare tumori basta far fare almeno una cucciolata alla coniglia:

Questa è adattata un po' a tutte le specie animali, cani in primis, ed è una vera e propria leggenda metropolitana. L'80% delle coniglie non operate contrae pericolosi tumori all'utero dopo i primi due anni di vita; dopo il primo anno spesso l'utero inizia già ad essere compromesso. Quindi l'unico modo per prevenire questi mali è la sterilizzazione, da effettuare presso un veterinario specializzato in animali esotici, dopo i sei mesi e possibilmente entro il primo anno di vita.
Sterilizzando inoltre si eviteranno altre patologie quali:

mastite: infiammazione della mammella.
piometra: infezione che porta l'utero a riempirsi di pus. Senza essere curata è mortale.

Queste due patologie sono spesso portate dalle gravidanze isteriche.

Se il coniglio vive in casa non ha bisogno di essere vaccinato:

Purtroppo mixomatosi e malattia emorragica virale non sono impossibili da contrarre anche per i conigli che vivono in appartamento. Alcuni dei principali vettori sono le zanzare e le pulci, oltre al contatto diretto tra coniglio sano/coniglio malato ed il contatto con oggetti contaminati) e non è difficile trovarsele in casa, soprattutto le prime. Il vaccino è ancora più importante se in zona (e si parla anche di svariati km da casa) esistono degli allevamenti di conigli o se qualche vicino di casa possiede dei conigli non vaccinati. Queste malattie sono infatti molto contagiose, non hanno una cura specifica ed hanno un tasso di mortalità altissimo.Non rischiate!

Il coniglio vive un paio di anni, se trattato bene arriva anche a 4/5:

Oramai questi animali hanno un'aspettativa di vita anche di 10/12 anni se tenuti con criterio.
I conigli che muoiono, salvo incidenti, entro i 5 anni solitamente sono conigli gestiti male, che muoiono spesso per blocchi intestinali e malocclusioni, dovuti ad una cattiva alimentazione, oppure di tumore nel caso di femmine non sterilizzate. 

Il coniglio, una volta sterilizzato, ingrassa:

Anche questa è una leggende metropolitana.
Un coniglio castrato non ingrassa e nemmeno si impigrisce. Ovviamente parte fondamentale è la corretta alimentazione. Ricordiamoci che è molto più semplice tenere il coniglio nel suo peso forma piuttosto che farlo dimagrire visto e considerato che, essendo erbivoro, trae le calorie necessarie anche dalla dose di verdura quotidiana. 


A conferma del suo tenero aspetto il coniglio ama essere preso in braccio:

Per il coniglio essere preso in braccio è la cosa più innaturale che ci sia.
Nel suo dna essere tirato verso l'alto significa essere predato, quindi non costringiamolo ad estenuanti lotte per tenerlo fermo e coccolarlo. E' sicuramente meglio sedersi a terra e accarezzarlo dolcemente; sicuramente gradirà! Ovviamente esistono casi di conigli che amano stare in braccio ai loro umani, ma spesso quello che si scambia per piacere, cioè lo stare fermo immobile, è solamente paura. 

A Natale gli animali non sono regali da scartare.

Come tutti gli anni Natale è alle porte e moltissimi genitori sono pronti per mettere sotto l'albero un bel cucciolo da coccolare per i propri figli, qualche fidanzato ha comprato un animaletto per fare compagnia alla propria ragazza. Ma siamo sicuri che sia proprio una buona idea?

La risposta è no, non è mai consigliato regalare animali senza sentire prima il parere della persona interessata.

Internet è pieno di annunci dove si regalano animali perché "regalo non desiderato" e chi può dargli torto sotto un certo punto di vista?

Un animale non è un giocattolo che quando ti stufi getti in cantina, è una vera e propria responsabilità per una fetta della vita più o meno lunga.

La persona alla quale voi regalerete l'animale potrebbe essere allergica, potrebbe non amarli in particolar modo (vi siete mai chiesti come mai, fino al quel momento, non ha mai avuto animali in casa?) oppure potrebbe non avere le risorse necessarie di tempo e spazio da dedicargli a sufficienza.

Inoltre regalare un animale significa portarlo in una casa non attrezzata, niente mangimi adeguati, niente cuccia, niente veterinario di fiducia, niente informazioni. Insomma, un vero e proprio disastro!

Decidere di ospitare un animale in casa deve essere una decisione ben ponderata, non l'acquisto compulsivo per far contenti i bambini. Insegniamo ai nostri figli che gli animali non sono oggetti da regalare ma preziosi compagni di vita con i quali crescere insieme e dai quali possiamo imparare moltissimo.

Esistono altri 364 giorni l'anno per decidere di adottare un piccolo, magari da una delle tante associazioni animaliste che si occupano del recupero dei tanti animali esotici abbandonati.

Dividere la vita con un animale significa prendersi anche obbligi e responsabilità di fronte a piccoli umani che credono in voi ed imparano dalle vostre azioni.

Buone feste a tutti!

Come prendere in braccio un coniglio

I conigli sono animali dalle ossa fragili, progettate per scappare via quandi si presenta un pericolo; è per questo che saperli prendere in braccio è molto importante.

E' fondamentale avvertirvi che non tutti i conigli amano stare in braccio, anzi, la maggior parte non ne vuole proprio sapere. Questo deriva dal fatto che per loro, trovarsi con le zampe sollevate dal suolo, è una situazione innaturale, che ricorda l'essere predati e scatena l'istinto all fuga. Se il vostro coniglio scalcia, evitategli questa inutile forma di stress, se non strettamente necessario.

Ma veniamo alla parte tecnica. Nella fotografia troverete il corretto modo di tenere in braccio il vostro coniglio.

- sollevatelo da terra facendo passare una mano sotto il posteriore e l'altra tra le zampette anteriori. Questo servirà a bloccarlo e ad evitare che si rigiri di scatto, cosa che potrebbe comportare anche brutte lesioni.


Temp in: stupida mammozza,non mi toccare >.<
Se il coniglio scalcia si rende comunque necessario rimetterlo a terra per vari motivi:

- potreste farvi male voi; i conigli non hanno unghie retrattili  e potrebbero graffiarvi scalciando.
- possono farsi male loro con una rotazione improvvisa o una caduta che potrebbero anche risultare fatali
- il coniglio è un animale che, sottoposto a grande stress, può morire d'infarto per la paura.

Nel caso in cui il coniglio si agitasse e voi doveste continuare a tenerlo fermo (può capitare durante una visita veterinaria), provate a coprirgli gli occhietti con una mano. Dovrebbe bastare a renderlo più tranquillo.

E' importante non prenderli mai per le orecchie. Queste sono piene di terminazioni nervose, e se li sollevassimo in questa maniera non faremmo altro che provocargli molto dolore.


Fai da te - creare un recinto con i cubes

Per garantire alle cavie spazi adeguati è necessario procurarsi una gabbia che abbia uno spazio calpestabile pari ad almeno 100x70 cm.
Purtroppo non sempre si trovano in commercio gabbie adatte sia alle esigenze dei nostri animali che agli spazi disponibili in casa.


La soluzione più semplice ed economica è costruire un recinto con griglie metalliche (cubes) e polionda.

Per costruire un recinto da 140x70 cm avete bisogno di:


Cubes; che possono essere acquistati nei supermercati Eurospin (li trovate in offerta un paio di volte all’anno) o su siti come ziprar.com/petshop o ancora tramite le varie associazioni (Associazione Animali Esotici, La Voce dei conigli, ecc). 
Ogni confezione contiene 13 griglie e 16 connettori per fissare le griglie tra loro.


Un foglio di polionda che potete acquistare nei brico center come LeRoy Merlin. Scegliete la misura più grande che trovate (io ho utilizzato un pannello da 2,00mx1,5m).


Fascette da elettricista
4 connettori
Forbici (o taglierino), metro

Come realizzare il recinto:


Con le fascette da elettricista collegate 12 griglie e formate il perimetro della gabbia (lato corto = 2 griglie e lato lungo = 4 griglie).


Per dare più stabilità al recinto mettete 3 fascette su ogni griglia (una in alto, una al centro e una alla base) e agganciate i connettori ai 4 angoli superiori.


Stendete il foglio di polionda e tracciate con un pennarello la sagoma interna del recinto (che dovrà misurare 140x70 cm).  


Partendo dai lati appena disegnati misurate 20 cm verso l’esterno e tracciate un altro rettangolo. Il rettangolo più interno rappresenta la base effettiva del recinto mentre i restanti 20 cm serviranno a creare un bordo per evitare che le cavie possano spargere fieno e lettiera fuori dalla gabbia. 


Ritagliate la sagoma usando delle forbici pesanti oppure un taglierino. Il risultato sarà pressapoco questo:



Fate un taglio che parta dal bordo esterno fino all’angolo dei lati più corti in modo da creare 4  “alette” (una per ogni angolo):


Piegate il polionda seguendo la sagoma interna del recinto che avete tracciato in precedenza. Otterrete il fondo del recinto:


Piegate le alette all’esterno e fissatele con del nastro adesivo:


Inserite la sagoma di polionda all’interno dei cubes:


Arredate il recinto, mettete lettiera, fieno e porcelli :D 







Spunti di riflessione per chi vuole ospitare un coniglio in casa:

Troppo spesso i cuccioli esposti -ad arte- nei negozi ci spingono a compiere acquisti in maniera sconsiderata.
Scegliamo il cucciolo, lo portiamo a casa...e poi?


Di seguito cercheremo, quindi, di sviluppare i punti salienti che devono essere presi in considerazione quando si vuole far entrare nelle nostre vite un animale:


- Dovete considerare se tutta la vostra famiglia è d'accordo:


Questo è fondamentale, soprattutto se non avete un'indipendenza economica.
Il coniglio è un animale impegnativo, che deve avere la stessa libertà di un gatto e tutti devono essere d'accordo su questa scelta di libertà.
Ci sono moltissimi casi di conigli che vengono tenuti chiusi in gabbia perché la mamma non vuole che sporchi a terra, la sorella non vuole che salga sul letto, il fratello magari ha paura che gli rosicchi i cavi del computer etc etc
Queste cose non devono succedere, quindi per prima cosa assicuratevi che tutti i componenti della vostra famiglia siano disponibili nel far vivere libero il coniglio per casa, o almeno in una grande stanza, nonostante tutti i danni che potrebbe combinare. Siate onesti e non indorate la pillola per convincerli a prendervi il coniglietto; l'unico che ne farà le spese in futuro sarà lui.


- Chiedetevi se avete i soldi necessari per mantenerlo:


Il coniglio non è un animale a bassa gestione, anzi.
Quindi se a casa vostra sapete già che spesso bisogna "tirare la cinghia" per pagare le bollette, sicuramente non si troveranno i soldi per pagare le cure mediche di base ( 50/100 euro l'anno per i vaccini più 100/250 euro per la sterilizzazione).
Non è questione di fare i conti in tasca alla gente e nemmeno un modo per dire che gli animali sono destinati solamente ad una fetta benestante della società, ma è impensabile sperare che un animale, con un'aspettativa di vita che si aggira intorno ai 10/12 anni, non contragga mai nessuna malattia o non si faccia mai male, ed è ancora più impensabile il fatto di lasciarlo morire perché non si possono affrontare le spese veterinarie; soprattutto se voi non lavorate e la decisione finale spetta a chi porta i soldi a casa.


Inoltre dovrete considerare le spese per la verdura quotidiana ed il fieno. Senza contare il costo del pellettato che, essendo assolutamente facoltativo, potrete anche escludere risparmiandoci un po' di soldini ( i mix di pellettato validi costano all'incirca sui 10 euro al chilo).


- Avete una casa a prova di coniglio?


Molto spesso questo dettaglio è trascurato ed i conigli passano molti mesi -quando va bene- in gabbia aspettando che la casa venga finalmente messa in sicurezza. Sistemare la casa, o la stanza, non è assolutamente una cosa costosa come vogliono far credere tante persone che, per comodità, adottano tale scusa per tenere chiuso il coniglio la notte o quando si è fuori casa.
Basterà comprare qualche copricavo per i fili che sono alla sua portata -si trovano in qualsiasi ferramenta e nei centri commerciali- alzare le piante d'appartamento, spesso tossiche, usando dei portavasi o semplicemente spostandole di posto, e per evitare che il coniglio entri in determinati luoghi si potranno usare dei cancelletti (che si trovano nei negozi di articoli per bambini o si possono creare fai-da-te) che vadano a bloccare l'accesso.
Sicuramente non sono dei lavori per i quali bisognerà chiamare una squadra di muratori, quindi l'unica cosa che servirà sarà la forza di volontà di tutta la famiglia ed una spesa sicuramente inferiore ai 50 euro!


- Argomento ferie:


Se siete una famiglia abituata a non fare le ferie, come la mia, il problema non si pone.
Ovunque voi vogliate spassarvela, l'Estate ci sarà sempre qualcuno in casa a badare ai pelosi.
Ma se invece fate parte di quella serie di fortunati che si fa qualche settimana di vacanza cosa succederà? Ci avete mai pensato?
Io abito insieme al mio fidanzato da tre anni e solo da due ho avuto criceti e coniglio in casa, quindi posso parlare per esperienza del prima e del dopo animali.


PRIMA: sceglievamo una meta e andavamo dove volevamo. Abbiamo anche preso l'aereo. Fine.


DOPO: adesso scegliamo solo alberghi che accettano gli animali (considerate il supplemento, di solito tra i 30/50 euro che spesso chiedono per sanificare la stanza a fine vacanza). Fortunatamente l'hotel dove andavamo nella fase 'prima dei pelosi' accetta animali, quindi abbiamo continuato a frequentare lo stesso posto, ma riuscire a conciliare il luogo dei vostri sogni con quello dove sono accettati gli animali spesso non è affatto facile.
Ovviamente, per non tenere il nostro coniglio chiuso in gabbia, ci siamo anche messi d'accordo con le gentilissime cameriere ai piani per l'orario delle pulizie, e questo ci "costringeva" a scendere in spiaggia dopo le 10 del mattino.
Le mete fuori dall'Italia sono bandite perché l'ipotesi aereo non è accettabile (e pochissime sono le compagnie che fanno salire animali!) inoltre le ore di macchina sarebbero troppo stressanti per loro.
Un'idea infallibile è quella di affittare un appartamento, in maniera tale che non siate costretti a seguire gli orari dell'albergo e possiare destreggiarvi al meglio con le necessità del vostro animale.


Ultima cosa ma non per importanza: chiedete sempre al vostro vet. di fiducia un valido nominativo di un collega specializzato nei dintorni di dove andrete in ferie; si spera non serva mai ma è sempre utile sapere a chi rivolgersi in caso di emergenza!

Il coniglio non è un animale per -tutti- i bambini

Per dividere la vita con gli animali ci vuole tanta passione, amore e dedizione; a maggior ragione se si decide di affiancarne uno al proprio figlio.
Bisogna essere certi di insegnargli a capirli e rispettarli sempre, di qualsiasi specie si tratti.


A parer mio, però, ci sono animali che si prestano più di altri alla tipica esuberanza infantile come ad esempio cani e gatti.


Si sa che la maggior parte dei bambini non possiede il dono della pazienza, che con un animale come il coniglio diventa indispensabile sia per la sua incolumità che per riuscire ad instaurare un ottimo rapporto.
Non è il tipico animale che vuole giocare con noi come un cucciolo, non è l'animale che si presta a farsi spupazzare come un peluches e non è nemmeno l'animale che    crea un rapporto di immediata fiducia nei confronti dell'uomo.


Questo potrebbe portare a due scelte del proprietario medio che decide di regalare sconsideratamente un coniglio al proprio figlio:

- fargli usare, letteralmente, il coniglio fino a che non gli si spezza qualche zampa o non va in blocco intestinale per il terrore (succede più spesso di quanto voi pensiate)
- constatare che il coniglio che non vuole essere preso in braccio graffia il proprio figlio (ricordiamoci che non possiedono unghie retrattili!) e quindi non permettere più al bambino di interagire con quest'ultimo.


Quindi se volete prendere un coniglio per il vostro bambino (e se lo adottate tanto meglio) preparatelo al fatto che dovrà avere molta pazienza, che dovrà essere delicato, dovrà rispettare gli orari del coniglietto e non dovrà assolutamente stressarlo o usarlo come una novità del momento per poi abbandonarlo a se stesso solo perché non può giocarci come con un cane.


Sono dell'idea che mettere in casa un animale in maniera responsabile farà crescere i vostri figli meravigliosamente diversi dalla maggior parte delle persone che esistono al mondo!

Legislatura Trachemys Scripta Elegans (tartaruga dalle orecchie rosse):

ll commercio delle tartarughe acquatiche della specie Trachemys è libero per le varianti Scripta scripta e scripta troosti.


La variante Trachemys scripta elegans è entrata a far parte degli animali elencati nell'Allegato B del Regolamento CE n° 338/97 del 18.12.2000 che ne vieta l'importazione nei paesi dell'Unione Europea (il divieto è stato esteso agli ibridi dal 24/10/2001 -regolamento CE 2087/2001 e successive applicazioni e modifiche-).


Tali provvedimenti sono stati presi a seguito dei frequenti casi di abbandono di Trachemys Scripta Elegans (che in realtà sono originarie del sud america). Questa specie è particolarmente aggressiva e negli anni  ha decimato la Tartaruga Palustre Europea (Emy Orbicularis).


Gli esemplari acquistati o ceduti prima di tale data sono esenti da autorizzazioni.


E' ancora possibile acquistare tartarughe dalle orecchie rosse a patto che siano nate in cattività all'interno dei paesi dell'U.E. e siano munite del verbale di denuncia  di nascita.


Per eventuali allevatori (anche amatoriali) è necessario compilare un apposito Registro (Dm 22/02/2001).


In sostanza: le tartarughe presenti prima del 18/12/2000 possono essere regolarmente tenute senza essere dichiarate mentre le nuove nascite a partire dal 18/12/2000 devono necessariamente essere provviste del verbale di denuncia di nascita.

Tartarughe di terra - cenni principali

La tartaruga di terra è un rettile che appartiene all'ordine delle testuggini.


Nelle prime ore della giornata prendono il sole; una volta preso il sole necessario si mettono alla ricerca di cibo.


Se rimangono al sole quando picchia sopra i 25° diventano apatiche, quindi cercano in tutti i modi di "proteggersi" scavando buche o mettendosi sotto piante basse.
Quando fa meno caldo riprendono tutte le attività. Sono molto longeve. Il clima a loro adatto è un inverno mite e un estate arida.


E' preferibile tenerle  in giardino per cercare di ricreare al meglio  il loro habitat naturale e per far si che si possano nutrire di erbe selvatiche.


Devono comunque essere seguite,avere acqua a disposizione e la loro alimentazione deve essere comunque integrata con verdura fresca.


IL LETARGO (più allestire un terrario)


Verso Ottobre le tartarughe smettono di mangiare e iniziano a interrarsi o ripararsi in luoghi protetti.


Verso Novembre/Dicembre cadono in letargo (la temperatura ideale del luogo dove loro hanno rifugio deve essere sui 5°,se è a 2° o a meno di 2°è pericoloso e può causare la morte della tartaruga: Altrettanto pericolose sono le temperature superiori ai 10°).


Se si vuole tenere l'animale attivo il clima deve essere abbastanza caldo per consentirle di continuare ad alimentarsi.
In questi casi bisogna tenerla in un terrario,con un punto riscaldato sui 28° e un punto più fresco sui 18°.


Il terrario adatto a ospitare una tartaruga dev'essere così organizzato: 


un substrato di 5 cm composto dal 40% di torba bionda di sfagno + il 40% di terriccio naturale ,privo di concimi e pesticidi,  + un 20% di sabbia di fiume.
Importante è una lampada UVB specifica per rettili necessaria per l'assunzione della vitamina D occorrente per fissare il calcio.


Il risveglio avviene in genere nel mese di Marzo. 


Se in quel periodo saranno nate delle tartarughine il mio consiglio è di prenderle e metterle in casa, dentro ad un recinto facilmente trasortabile in giardino nelle giornate di sole (avendo l'accortezza di lasciare più punti d'ombra per quando si saranno stancate) in quanto il letargo in età precoce può essere pericoloso, senza dimenticare il fatto che le tartarughe hanno molti nemici naturali che provengono anche dall'alto! 


Superato il primo anno trascorso in casa con l'arrivo dell'estate si può costruire una recinzione (coperta anche sopra x i volatili predatori) all'esterno per abituarle alla vita in giardino. 

L'ACCOPPIAMENTO:


Il corteggiamento inizia subito dopo il letargo da parte del maschio. In quanto animali longevi,le tartarughe raggiungono la maturià sessuale verso i 10 anni di vita.


Il tempo di incubazione dura 2/3 mesi e il sesso dei piccoli dipende dalla temperatura,se è inferiore ai 31° ci sarà una prevalenza di maschi,altrimenti di femmine.


Maschio o femmina? 


I maschi sono inferiori di taglia rispetto alle femmine.Posseggono una coda forte alla base lunga e robusta,mentre nella femmina la coda è piccola e corta.I maschi adulti presentano una concavità nel piastrone per facilitare la monta sul carapace della femmina, il piastrone delle femmine e degli esemplari giovani è invece piatto.


Alimentazione:


La cosa più giusta è lasciare che la tartaruga sia libera di cibarsi delle erbe selvatiche che crescono spontaneamente.
Se non c'è questa possibilità,bisogna darle alimenti con un simile valore nutrizionale.
La loro alimentazione dev'essere ricca di acqua,calcio,fibre e vitamine ma povera di proteine.


Deve essere composta al 90% da vegetali. Quelli commestibili sono: erbe di campo,dente di leone,trifoglio,ortica,timo,gelso,vite,insalata romana,radicchio,cicoria,cardi e fiori di ibico.
La loro dieta va però integrata due volte al mese con frutta,senza semi, e ortaggi.


Assolutamente da evitare: pane,riso,cibi per cani o gatti,banane,agrumi,legumi,latte e i suoi derivanti.


Se godono di una buona alimentazione non c'è bisogno di alcun tipo di integratore. E' consigliato non dargli integratori di calcio,ma lasciargli a disposizione  delle 'ossa di seppia' che sgranocchieranno quando ne avranno necessità.


L'utilizzo dei sensi:


Le tartarughe hanno una buona vista:distinguono forme, colori e anche persone. Hanno un senso dell'orientamento molto preciso.


Sono molto sensibili alle vibrazioni del suolo,ma non hanno un udito sviluppato. L'olfatto invece è buono e ha un importante ruolo nella ricerca del cibo e nella funzione sessuale.


LEGISLATURA:


La Testudo Hermanni (una delle tartarughe terrestri più comuni) è originaria del sud Europa quindi non è raro trovare delle t.h. in libertà.


Si tratta comunque di una SPECIE PROTETTA (vedi: appendice II CITES e in allegato A del Regolamento CE 2724/2000) e non può essere detenuta come animale domestico a meno che non si tratti di un esemplare  nato in cattività.


Anche in questo caso vi sono delle normative da rispettare.


La legge 150/92 ha reso obbligatorio denunciare il possesso di tutti gli esemplari agli uffici del Corpo forestale dello Stato-Servizio CITES ed ha fissato come ultima data per la denuncia il 31/12/1992.


Purtroppo chi non ha denunciato i propri esemplari entro tale data non può sanare la situazione del proprio animale.


Denunciare la testuggine ora equivale ad autodenunciarsi (la pena per la detenzione di un animale protetto prevede sanzioni molto salate!)!


Ogni nascita in cattività deve essere denunciata entro 10 giorni dall'evento con una comunicazione ufficiale al Corpo Forestale dello Stato - Servizio CITES della regione di riferimento.


I piccoli possono essere denunciati solo se i genitori sono stati a loro volta denunciati, in caso contrario non è possibile sanare né la situazione dei piccoli né quella dei genitori.


Lo stesso discorso è valido per la morte di un esemplare (deve essere comunicata entro 10 giorni dal decesso, ovviamente solo se l'esemplare è stato a suo tempo denunciato).


Vi sono precise normative anche riguardo la vendita o la cessione gratuita delle testuggini. In entrambi i casi è necessario inviare una richiesta al Servizio Certificazione CITES per ottenere la documentazione prevista dall'art. 8, par. 3, lett. d, del Reg. CE 338/97, ai fini dell'esenzione dei divieti imposti dallo stesso art. 8, par. 1.


La procedura prevede:


1) che venga fatta una richiesta alla commissione scientifica CITES specificando gli esemplari da cedere/ vendere;


2) che un funzionario CITES  effettui una visita per accertare la regolare posizione e numero degli animali e la corretta stabulazione degli stessi


3) che sia redatta una relazione sul metodo di allevamento


4) che la commissione scientifica valuti il tutto, rilasciando parere positivo


A questo punto viene rilasciato un certificato  CITES per ogni esemplare da vendere, purché:


- sia effettuato un versamento per ogni certificato  CITES


- sia adottato un metodo permanente di identificazione, che sia riconosciuto a livello internazionale (se la tartaruga ha un'età pari o superiore ai 5 anni e la lunghezza dei carapace supera i 10 cm si procede con l'applicazione di un microchip, se la tartaruga è più giovane o troppo piccola bastano delle foto di buona qualità del piastrone e del carapace) e che non dia problemi agli animali, in conformità al Capo VI del Reg. CE 939/97.


Se dovesse capitarvi di trovare una testudo hermanni in un luogo pubblico NON POTETE semplicemente portarla a casa con la scusa di "salvarla", dovete limitarvi ad allontanarla dai pericoli (per esempio la strada) e lasciarla libera nel suo ambiente naturale.

Scoiattolo Tamia - gestione e distinzione del sesso

Gli scoiattoli non sono animali facilmente addomesticabili.


E' difficile che uno scoiattolo salga sulle mani del padrone, se non per mordere o  prendere cibo; difficilmente si farà accarezzare e coccolare e bisogna fare particolarmente attenzione quando si apre la gabbia, poiché gli scoiattoli sono estremamente veloci ed una volta fuggiti è quasi impossibile riprenderli.


A questo proposito è consigliato acquistare casette con il fondo chiuso e l'entrata piccola, quando sarà il momento di pulire la gabbia basterà far entrare lo scoiattolo nella casetta e spostarlo in una gabbietta provvisoria.


Gli scoiattoli, inoltre, sono molto intelligenti, semplicemente osservando il padrone possono arrivare a capire come aprire la gabbia ed evadere. Nel caso si utilizzino gabbie con sportellini in metallo è consigliabile metterle in sicurezza, sistemando un moschettone aggiuntivo sulle aperture.


Se non si hanno spazi sufficientemente grandi è meglio evitare di prendere più di un esemplare perchè tendono ad azzuffarsi.


Durante l'inverno gli scoiattoli tenuti all'esterno cadono in letargo. Il letargo del Tamia è diverso dal letargo della maggior parte dei mammiferi; lo scoiattolo non accumula grasso corporeo e non passa l'Inverno dormendo ma accumula cibo nella tana e alterna periodi di sonno, da 5 a 8 giorni, a periodi di veglia durante le quali mangia e compie brevi escursioni all'esterno della tana.


Gli scoiattoli che vivono in casa non fanno un vero e proprio letargo ma durante i mesi invernali tendono a diventare meno attivi.

Ratti da compagnia - alimentazione

Il ratto è un animale onnivoro. Mangia quindi di tutto: dal mangime specifico per ratti (che non è il mangime per criceti) a verdura e frutta.
La cosa migliore è appunto acquistare un buon mangime, difficile da trovare nei negozi-ma facile da trovare online, da lasciare a disposizione nella ciotola. 


Le marche migliori sono Bunny e Oxbow. Ogni giorno nella dieta vanno integrate verdure miste e ogni tanto della frutta.Si può dare saltuariamente qualche crocchetta per cani o gatti e un pò di pasta e riso.
La frutta secca va data con moderazione e di rado essendo molto grassa. Usatela solo come premio.


ALIMENTI DA DARE QUOTIDIANAMENTE:


- Pasta cruda o cotta, meglio se integrale. Non ha controindicazioni, è preferibile evitare di darla condita con alimenti troppo grassi.
- Pane secco, non ha controindicazioni. Meglio ancora se integrale.
- Frutta fresca e verdura (cruda o cotta, anche se secondo noi è preferibile darla cruda in quanto la cottura elimina molte sostanze nutritive)
- Fieno e pellettato per ratti.


ALIMENTI DA OFFRIRE CON MODERAZIONE:


- Semi di girasole (troppo grassi)
- Frutta secca, noccioline, noci, arachidi etc 
- Formaggio
- Latte, può causare diarrea
- Uova


ALIMENTI DA EVITARE:


- Erbe aromatiche
- Agrumi

Ratti da compagnia- cenni preliminari e alloggio

I ratti, come anche mus musculus, gerbilli e cavie sono animali gregari. Questo significa che tenerne soltanto uno lo farà vivere male.
Basta prendere due cuccioli dello stesso sesso, onde evitare cucciolate, e la convivenza sarà pacifica quasi sicuramente. Piccoli litigi sono normalissimi e bisogna lasciarli fare.


I ratti si affezionano al padrone in modo sorprendente e tenerne soltanto uno diventa davvero complicato: morderà le sbarre,cercherà sempre il contatto con il padrone e spesso capita che vada in depressione.


Tenere due ratti quindi è molto meno impegnativo di quanto lo è tenerne soltanto uno.Anche chi ha un ratto che vive da solo può introdurne uno secondo in modo graduale.


La gabbia deve essere spaziosa e la cosa migliore è che sia sviluppata anche in altezza con i vari passaggi. E' importante non scendere sotto agli 80/90cm di lunghezza.
Dentro nella gabbia di due ratti è meglio che ci siano due tane anche se spesso dormiranno insieme è giusto che nei momenti di screzio ogni ratto abbia la possibilità di stare solo. Le ciotole è meglio che siano pesanti, ad esempio in ceramica, onde evitare che si possano ribaltare quando giocano. Mettete in gabbia anche delle cassettine igieniche, i ratti sono pulitissimi, soprattutto i maschi, e si abituano presto a fare i loro bisogni nella lettiera apposita.
Adorano le amache e consigliamo di farne una o due con un vostro indumento così si abituano anche al vostro odore personale, usate però un materiale resistente o più facilmente si trovano anche in commercio.
Potete mettere dentro anche una scatola di cartone da cambiare non appena la rovinano.


Per i ratti la gabbia è un punto di riferimento e una volta educati ci torneranno  per i loro bisogni quando li farete uscire per una passeggiata. Per esperienza personale possiamo dire che questi animali hanno bisogno di molto contatto con il padrone soprattutto, appunto, quando sono liberi in stanza, e le ore di libertà dovrebbero essere almeno 3.


Evitate pellet in pino o abete, a contatto con l'ammoniaca presente nelle urine rilasciano esalazioni nocive.

Come interagire con il proprio criceto

Per ottenere il massimo dal rapporto con il vostro criceto, in primis dovrà stare bene.
Un animale stressato, giustamente, non avrà voglia di instaurare nessun tipo di rapporto con voi!

I primi giorni sarà bene evitare di disturbare il piccolo, lasciategli 2/3 giorni per esplorare la nuova tana, i nuovi odori e rumori della sua nuova casa evitando di posizionare la gabbia in una stanza molto trafficata o vicino a tv e stereo ad alto volume. Evitate di mettere le mani nella gabbia, i criceti sono animali molto territoriali e mettere le mani nel loro territorio, senza avere un minimo di conoscenza reciproca, potrebbe causare qualche morsetto.

L'associazione che non fallisce mai è quella della nostra presenza con il cibo. Potrete mettervi fuori dalla gabbia, chiamarlo piano per nome (il criceto non riconosce il proprio nome, ma riconosce benissimo la voce del suo umano!) e aspettare che esca per offrirgli qualche goloso premietto, come un semino di girasole o un pinolino.

Personalmente io uso dei corn-flakes biologici senza zucchero,ne vanno letteralmente pazzi e con un paio di quelli la mattina sono riuscita a guadagnarmi la loro fiducia nel giro di poche settimane (li trovate nei reparti bio dei supermercati ad un costo ragionevole).

Un sintomo di sfiducia del vostro criceto è sicuramente quello di scappare non appena avverte la vostra presenza, sono prede e l'istinto di sopravvivenza si fa sentire, quindi quando accetterà di mangiare dalle vostre mani avrete già fatto un bel passo avanti.

Evitate di tirarlo fuori dalla casetta o dalla gabbia contro la sua volontà, se dovete pulire la gabbia è preferibile che lo facciate entrare in un tubo di cartone o in un bicchiere, per poi metterlo nel trasportino e provvedere a disinfettare la gabbia. Non prendetelo per la collottola o stringendolo sui fianchi, è sempre meglio creare una "conchetta" con le mani, ne sarà meno terrorizzato.



Un piccolo trucchetto: prima di offrirgli la carta per costruirsi la tana, sfregatevela addosso oppure tenela a contatto con la vostra pelle per un po' di tempo. Questo servirà ad abituare il criceto al vostro odore e potrete conquistarvi la sua fiducia in minor tempo!

Il criceto non è un animale aggressivo, ma può capitare che ogni tanto ci arrivi qualche morso, solitamente mordono per i soliti motivi; gabbia troppo piccola con conseguente stress dell'animale, tentativi di accarezzarlo all'improvviso mentre mangia o è impegnato in altre attività oppure quando si cerca di disturbarlo mentre dorme. Cercate sempre di evitare di avvicinare le mani velocemente e all'improvviso, è sempre meglio avvicinarsi lentamente e far si che riconosca il vostro odore prima di interagire con lui. Mi raccomando, per quanto male possa fare (resta comunque un piccolo roditore, non un leone!) evitate di fare bruschi scatti con la mano, il morso di un criceto non ha mai ucciso nessuno, ma rischiare di farlo cadere o sbattere da qualche parte sicuramente non gioverebbe alla sua salute! 

Criceti - alimentazione

L'alimentazione del criceto si suddivide in quattro parti:

- mangime mix: senza troppi elementi grassi, senza crocchette colorate
- verdura: circa 20 gr al giorno, lavata, asciugata e a temperatura ambiente
- frutta: un paio di volte la settimana, senza semi e a temperatura ambiente
- alimento proteico: una volta alla settimana circa


Mangime mix

Es. di un buon mix di semi commerciale.
Il mangime deve essere sempre disponibile per il nostro criceto. Per invogliare il movimento e stimolare la sua curiosità possiamo integrarne un cucchiaio ogni sera, spargendolo per la lettiera invece di metterlo nella ciotola. Un buon mix di semi non deve contenere semi di girasole, che potranno essere poi dati come premio a parte, ed elementi grassi come noci, noccioline, arachidi, frutta secca e simili. Non devono essere presenti crocchette dai colori accesi. Questo mangime è già integrato con le camole della farina essicate, che servono ad apportare le giuste proteine. Potrete creare un mix casalingo, vi consiglio questo articolo per ottenere tutte le informazioni.

Verdura:
Deve essere disponibile ogni giorno, preferendo la sera per distribuirla e bisogna cambiarla non appena inizia ad appassire. Comunque non oltre le 24h. 
Verdure da somministrare ogni giorno: tutte le insalate, piselli con baccello, carote, pomodori (senza parti verdi e semini), finocchio, cetrioli, sedano, peperoni (senza parti verdi e semini), zucca e zucchine
Verdure da evitare:  melanzane, patate, parti verdi di peperoni e pomodori, cavoli, cavolfiori, asparagi (rendono l'urina maleodorante), foglie di gelso (sono astringenti), barbabietole (rendono l'urina rossastra), aglio e cipolla.

Frutta:
Si può somministrare fino a due volte la settimana. I criceti sono animali soggetti al diabete e siccome la frutta è molto zuccherina è bene non abbondare. Evitate la buccia, i semi e i noccioli dei frutti.
Frutta consigliata: mele, pere, ciliegie, albicocche, uva, fragole, mandarini, prugne, pesche, melone, anguria, frutti di bosco, arancia, banana, fichi, pompelmo.

Alimento proteico:
Circa una volta alla settimana il criceto necessita di alimenti contenenti proteine. Se non avete un mangime mix che contenga già tutto potrete inserire nella sua dieta (tutti gli alimenti sono da considerarsi senza sale e condimenti):
pollo bollito, uovo sodo, crocchette per gatti a basso contenuto di grassi e di buona qualità, tofu al naturale, camole della farina.

Vi ricordiamo che le mamme in gravidanza/allattamento hanno un bisogno maggiore di alimenti proteici.

Alimenti da evitare assolutamente: cioccolato, snack per roditori, merendine, patatine, tutti i cibi unti e/o zuccherati.

Criceti - habitat e gestione

Le dimensioni minime della gabbia per garantire il benessere dei criceti nani sono 60x40 cm.  Per i criceti dorati invece sono 75x45 cm.  I criceti roborovski pur essendo i criceti più piccoli, quindi considerati come nani, sono molto più attivi degli altri e la gabbia sarebbe meglio prenderla più grande possibile partendo dai 75cm in su. 


Consigliamo gabbie in plexiglass perchè i criceti tendono ad arrampicarsi rischiando di farsi male alle zampine. Il fondo della gabbia deve essere pieno e non a grate per evitare lesioni alle zampe.
Per i criceti nani sono consigliate le gabbie con tunnel.


Nella gabbia devono essere presenti:


- due ciotole: una per il mangime secco ed una per le verdure
- beverino a goccia o a sifone: evitate le ciotole perchè i cuccioli più piccoli possono cadervi e annegare; inoltre sono anti igieniche, l'acqua spesso si sporca o il criceto si bagna rischiando di ammalarsi.
- ruota : importantissima per l'attività fisica del criceto. La ruota ideale ha il fondo pieno e un diametro di 20 cm che permette al criceto di correre senza inarcare troppo la spina dorsale. Evitate di comprare ruote troppo economiche perché tendono a stridere e sono da oliare spesso. Le ruote migliori sono la Karlie Wonderland Bogie Wheel e la Wodent Wheel.
- casette e tane: d'estate sono consigliati tane e rifugi in ceramica (vanno bene anche dei brucia essenze) durante l'inverno vanno bene delle comunissime casette in plastica.
- materiale per creare il nido: in commercio si trovano diversi tipi di materiale lanuginoso adatti ai roditori. In realtà questi materiali sono sconsigliatissimi dagli esperti. I filamenti del cotone possono attorcigliarsi intorno alle zampine dei criceti strozzando le vene e portando alla cancrena dell'arto (l'unica soluzione è l'amputazione) inoltre i criceti trasportano il materiale per il nido nelle tasche guanciali, i filamenti di cotone si appiccicano alle tasche e possono generare ascessi e infezioni. Quindi no al cotone! Il materiale ottimale per il nido è semplice carta assorbente bianca e inodore.


La lettiera consigliata è il tutolo di mais non profumato e depolverizzato. In commercio si trova spesso tutolo di mais aromatizzato al limone, è da evitare in quanto l'odore infastidisce il criceto (nel caso l'abbiate già acquistato basta lasciare il pacco aperto per un paio di giorni in modo da far evaporare l'odore). Altre lettiere adatte sono quella di canapa e lino. 


La gabbia va pulita e disinfettata almeno una volta a settimana.


E' bene far uscire il criceto almeno una volta al giorno per un'oretta per permettergli di sgranchirsi le zampe, di curiosare per casa (sempre sotto strettissima sorveglianza) e di stare vicino al proprio padrone. Non tutti i criceti però gradiscono le uscite è quindi importante che abbiano il libero accesso alla rispettiva gabbia nel caso volessero rientrare.
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